Ve lo dico subito: se non era per Gay.It, ‘sto Sanremo non lo vedevo. Ma per farvi compagnia davanti a tanta insensatezza, eccomi… E raccolgo l’invito di Raffaella Carrà. Ravviviamo il ricordo della prima grande serata di Sanremo 2001 con una piccola citazione dai testi. Come si usa in questi casi, darò un bel voto. A conferma di quanto siano riusciti ad accendere l’elettroencefalogramma (il mio).
Gigi d’Alessio, Tu che ne sai. VOTO: 2 (di incoraggiamento…)
Ha cantato per primo, e sembrava lì dalla settimana prima. In quanto a banalità del testo "…in un dolce refrain…", potevi scambiarlo per Natasha de l’Ottavo Nano. Vabbuo’, Gigi, trase…
Paola Turci, Saluto d’inverno VOTO: 6 (quando le tornerà la voce)
Sirena in reggiseno di paillettes con parole di Carmen Consoli (e poca voce) "…come un allegro delitto e castigo…". Si riferiva alla predica di monsignor Tonini 5 minuti prima al ‘Fatto’ di Biagi, sui teen-killer di Novi Ligure?
Gianni Bella, Il profumo del mare VOTO:1
"Se restiamo insieme avrai tutto ciò che mi appartiene…": Mr.Bella è apparso in versione skinhead, forse in pendant con le simpatie di estrema destra della sorella Marcella. A Gianni, fatte torna’ la voce e riparliamone!
Matia Bazar, Questa nostra grande storia d’amore. VOTO: 3
Per raccontarci il loro "…paradiso senza falso pudore" non bastava la supplente della Ruggiero, è riuscito anche a fare un intervento canoro (nel senso di cane) un modello finto Gucci. Aridatece Antonella!!!
Sottotono, Mezze verità. VOTO: 4
L’hip-hop arriva a Sanremo. E ne esce malconcio: "Hai mai…" fa rima con "ti sei mai","dai dai" "bye bye","vai vai": un jingle ideale per le patatine Pai. Uno dei due si chiama Tormento perché lascia i vestiti in giro per la cameretta… Interessante…
Giorgia, Di sole e d’azzurro.VOTO: 2
"Vorrei raccontarti l’anima nei giorni tuoi più fragili" Giorgia ha chiesto una mano a Zucchero per un bel piagnisteo sanremese. Nel suo genere, perfetta.
Bluvertigo, L’assenzio. VOTO: 2
"Avere orologi sballati o non averli affatto… " Appunto, qualcuno informi Morgan&co. che i Depeche Mode sono ancora vivi e vegeti. I Bluvertigo mi fan sentire in un paese del Terzo Mondo dove gli originali non arrivano e vanno forte le imitazioni tarocche.
Jenny B, Anche tu. VOTO: 2
L’anno scorso era tra le promesse, quest’anno è già una replicante "in un abbraccio che sarà forse per noi l’eternità". Ma meno male che dura 3 o 4 minuti…
Alex Britti, Sono contento. VOTO: 10 e un bacio (ma solo perché è bono)
"Io che volevo vincere i mondiali e invece mi ritrovo a far la spesa". Anche se non entusiasma l’inno all’eterosessualità coniugale, vederlo fa almeno venire in mente altri pensieri meno musicali.
Anna Oxa, L’eterno movimento.VOTO: 2
Vestita e pettinata da Mocio Vileda (unica cosa interessante, tanto la canzone è sempre quella e le parole infatti non te le fa più neppure capire). L’emozione da poco continua, in versione tardo etnica.
Peppino Di Capri, Pioverà. VOTO: 1
Etnico vero, con lamento d’amore arabo francese "Habibi aimee tra i pomodori sto pensando a te" del lavoratore extracomunitario (in regola?). Complimenti per il politically-correct, per la pancia sotto la giacca e la tinta dei capelli, più discreta del solito.
Syria, Fantasticamente amore. VOTO:3
Vera avanguardia sanremese: disco music, first lesson (l’ha scritta Biagio Antonacci, troppo avanti!!!) e corso d’inglese sulla t-shirt "Violently cute". Colonna sonora ideale per le autopiste d’Italia.
Quintorigo, Bentivoglio Angelina VOTO: 10 e lode
Cinque o sei autori per "varechina uomonero", la prima canzone da cronaca nera eseguita dal palco di Sanremo con l’equalizzatore… e la richiesta alla Carrà di un Tuca Tuca.
Elisa, Luce. VOTO:9
Scusa, ma hai sbagliato Festival? Adoro questa ragazza, cocciuta e non belloccia a tutti i costi. Ha fatto anche la dieta e per me merita di vincere il Festival. Anzi l’ha già vinto. Caparbietà un po’ contadina che fa impazzire, determinazione da campionessa.
Michele Zarrillo, L’acrobata VOTO:1
"Morendo davanti ai tuoi occhi e al tuo seno mi libererò nel volo che so…". Capelli simil-Richard Gere e look tuta ginnastica postalbanese. Terrorismo lirico eterosessuale e incomprensibile
Fabio Concato, Ciao Ninìn. VOTO: 0
Credevate di aver toccato il fondo con Zarrillo. No, si poteva grattare ancora. "Dentro questo camerino di un teatro sgangherato e poverino". Toglietegli l’audio.
Tra il miserevole humour di Papi e l’inqualificabile intervista del "mitico XXX proprietario di XXX a Kevin Costner" la serata per fortuna è finita.
Il momento più magico? Quando Raffa ha intonato "Com’è bello far l’amore da Trieste in giù", stimolata dallo striscione di una platea baffa e scatenata.
di Paolo Rumi
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