ROMA – In occasione della Giornata della Memoria anche nella capitale si ricordano i gay perseguitati dal nazifascismo. Andrea Ambrogetti, responsabile cultura dell’Arcigay di Roma, nell’introdurre le iniziative, ricorda che “Il lato oscuro dello sterminio perpetrato dai nazisti dal 1939 al 1945 contro milioni e milioni di individui, quello che colpì non gli ebrei o gli oppositori politici, bensì i “diversi” per eccellenza, persone all´apparenza comuni ma con un orientamento sessuale e un identità di genere differente da quella della maggioranza, cioè gli omosessuali, arriva a Roma in occasione della Giornata della Memoria 2007. Dal giorno in cui in tutto il mondo si ricorderà l´apertura dei cancelli del lager di Auschwitz sarà possibile visitare, in via San Francesco di Sales 5, a Trastevere, nei pressi di Regina Coeli e del Buon Pastore (fino al 10 febbraio), la mostra “Omocausto. Lo sterminio dimenticato degli omosessuali”. La mostra non solo documenta le atroci sofferenze che il regime nazista impose ai gay ma anche il brusco passaggio della società tedesca dall´apertura degli anni venti all´oppressione degli anni trenta. Un salto dalla democrazia alla dittatura che in Europa nessuno spera più di rivivere. Al centro della tavola rotonda che inaugurerà la mostra il 27 gennaio alle 17.30, l´Arcigay di Roma pone il delicato problema dei paradossi della memoria e della storia: perché alcuni aspetti della nostra storia recente sono stati tralasciati, per non dire rimossi? È possibile consegnare alle giovani generazioni una memoria completa dei regimi autoritari degli anni venti e trenta? Il programma del 27 gennaio prevede l’inaugurazione della mostra “Olocausto – Lo sterminio dimenticato degli omosessuali” presso la Casa della memoria e della storia, via S. Francesco di Sales, 5 (Trastevere), fino al 10 febbraio tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00. Sempre sabato 27 alle ore 17.30 una tavola rotonda sul tema. Presiede Andrea Ambrogetti, responsabile cultura di Arcigay Roma. Introduce Alessandro Portelli, consigliere del sindaco di Roma per le tematiche relative alla valorizzazione del patrimonio di memorie della città. Intervengono Lorenzo Benadusi, storico, Anna Paola Concia, presidente Agensport Regione Lazio, Maria Coscia, assessore alle politiche educative e scolastiche del Comune di Roma, Franco Grillini, deputato Ulivo e presidente onorario Arcigay. Conclude Fabrizio Marrazzo, presidente Arcigay Roma.
Anche il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, da sempre presente alle iniziative cittadine su questo tema, per non dimenticare l’«omocausto» ha predisposto un’affissione di manifesti che ricordano lo sterminio degli omosessuali da parte del regime nazista. Il manifesto, nel quale campeggia un triangolo rosa, verrà affisso su tutto il territorio comunale. Inoltre il Circolo ha organizzato un incontro-dibattito sullo sterminio degli omosessuali, dei rom, e dei diversamente abili, che molto spesso vengono dimenticati o considerati vittime di serie B. Tale incontro dibattito avrà luogo nella sede del Circolo Mario Mieli in Via Efeso 2/a, sabato 27 gennaio, dalle ore 16.00 alle ore 20.00. Il dibattito sarà preceduto dalla proiezione del film “Paragraph 175”, un documentario che racconta la testimonianza di diversi uomini e donne che furono arrestati dai nazisti per omosessualità in base al paragrafo 175, la legge contro la sodomia del codice penale tedesco, la cui prima stesura risaliva al 1871 e che fu inasprito dal regime nazista. Tra il 1933 e il 1945, in base a questa legge, furono arrestate non meno di 100.000 persone: alcune di loro furono imprigionate, altre mandate nei campi di concentramento. Ne sopravvissero solo 4.000. Partecipano al dibattito rappresentanti dell’Anpi, dell’Opera Nomadi e dell’AVI (Associazione Vita Indipendente dei Diversamente Abili). Domenica 28 Gennaio durante il Welcome Group alle ore 16:00 nella sede del Circolo Mario Mieli in Via Efeso 2/a il tema dell’incontro sarà: “ La memoria storica gay” si commenta di quanto il nostro vivere quotidiano sia influenzato dalla memoria storica in quanto omosessuali e quanto influisca questa consapevolezza nella comunità gay.
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