Silvana De Mari condannata: ecco le motivazioni della sentenza

"Il movimento Lgbt vuole annientare la libertà di opinione e sta diffondendo sempre di più la pedofilia". Questa la frase che ha portato Silvana De Mari alla condanna.

silvana De Mari
2 min. di lettura

Le motivazioni della sentenza del 14 dicembre scorso che hanno visto la dottoressa Silvana De Mari condannata al pagamento di 1500 euro nei confronti della comunità LGBT sono state rilasciate. E fanno rumore.

La De Mari, autrice di libri fantasy, è stata infatti condannata per un’unica frase: “Il movimento Lgbt vuole annientare la libertà di opinione e sta diffondendo sempre di più la pedofilia”, scritta sul suo blog. Tutte le altre diffamanti ingiurie nei confronti della comunità LGBT, ha sentenziato il giudice Melania Eugenia Cafiero, non sono punibili, perché “la facoltà di manifestare il proprio pensiero è un diritto costituzionalmente garantito”. “Non è dunque il pensiero a essere processato – scrive il giudice – ma la sua offensività al bene giuridico protetto in sede penale”. Tra tutte le sue frasi portate a processo, solo una, quella che ha associato la comunità LGBT alla pedofolia, era rivolta ad un soggetto collettivo identificabile, mentre tutte le altre riguardano una condizione o un orientamento, ovvero comportamenti praticati da un numero indistinto e potenzialmente illimitato di soggetti.

La sentenza afferma in modo pieno la volontà diffamatoria di quanto affermato contro le organizzazioni per i diritti Lgbt e contro i loro aderenti – dichiara a LaRepubblica l’avvocato Nicolò Ferraris, che insieme a Gabriele Filippo ha assistito il movimento LGBT – inoltre le associazioni costituite parte civile (Rete Lenford-Avvocatura per i diritti LGBTI e il Coordinamento Torino Pride) sono individuate quali persone offese dal reato, quali soggetti a cui è riferibile il movimento Lgbt. Non possiamo che dirci soddisfatti“.

Silvana De Mari dovrà pagare anche il risarcimento dei danni da liquidare in separato giudizio civile, e a una provvisionale di € 2500 per ciascuna associazione. 

Il Coordinamento Torino Pride ha in tal senso deciso di devolvere il risarcimento al dipartimento di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, dove la dottoressa Chiara Baietto e la sua equipe sono impegnati da anni nel supporto ai bambini, alle bambine e agli e alle adolescenti con disforia di genere.

Giziana Vetrano e Alessandro Battaglia del Torino Pride si sono dichiarati molto soddisfatti perché con questa sentenza si sancisce “la volontà della De Mari di offendere e diffamare le associazioni Lgbt e i propri associate“.

“Per la prima volta una’associazione LGBT raggiunge questo traguardo in tribunale”. Nella sentenza si legge altresì che “il movimento LGBT a cui la De Mari si riferisce è un soggetto collettivo individuato dalla imputata e individuabile dal lettore” e che quindi “non si tratta di una categoria indistinta di persone ma di un soggetto organizzato e dotato di una considerazione sociale ed il cui decoro collettivo, quale bene morale di tutti gli associati… è tutelabile”.

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Gianna Ciao GIornata Visibilita Lesbica

Gianna Ciao, le lesbiche durante il fascismo e la Giornata Mondiale della Visibilità Lesbica

Culture - Francesca Di Feo 26.4.24
Becoming Karl Lagerfeld, il full trailer italiano racconta anche la storia d'amore con Jacques de Bascher - Disney Becoming Karl Lagerfeld Daniel Bruhl Theodore Pellerin - Gay.it

Becoming Karl Lagerfeld, il full trailer italiano racconta anche la storia d’amore con Jacques de Bascher

Serie Tv - Redazione 26.4.24
meloni orban

Ungheria, condanna del Parlamento Europeo, ma la destra italiana vota contro

News - Redazione Milano 25.4.24
Ornella Vanoni Elisa Calcutta Madame Mahmood

Ornella Vanoni “Senza fine”: Madame, Elisa, Calcutta, Mahmood, Patty Pravo e tutti gli ospiti di due concerti che passeranno alla storia

Musica - Emanuele Corbo 25.4.24
Giornata della Visibilità Lesbica: perché ricordarla

Giornata della Visibilità Lesbica: perché ricordarla

Culture - Riccardo Conte 26.4.24
nava mau baby reindeer

Nava Mau: chi è l’attrice trans* di Baby Reindeer che interpreta il ruolo di Teri

News - Giorgio Romano Arcuri 26.4.24

Hai già letto
queste storie?