Bellville è un quartiere di Parigi ben noto ai parigini ma sconosciuto alla maggior parte dei turisti e dei visitatori,se non ai lettori di Pennac che vi ha ambientato la saga di Malaussene dando valore a una zona gloriosa e ricca di storie e leggende. Belleville fu a lungo un borgo agricolo che nel 1860 fu unito a quello di Charonne al 20 arrondissement della città di Parigi .E’un quartiere popolare, allegro,colorato, un po’ folle di antichissime tradizioni. A Belleville nacque, nel 1912, la prima cooperativa operaia,qui ha resistito l’ultima barricata della Comune del 1871. E’ bellissimo passeggiarci senza meta,osservare le faccie che raccontano storie, inquietudini, derive, sbarchi, fughe e una integrazione colorata e gaudente.
Si dice, e non si sa se sia storia o leggenda, che al numero 72 della rue de Belleville , sui gradini, in uno stato di assoluta indigenza, nacque Edith Piaf, poi voce suprema di Francia, amica di tutti i grandi della Parigi degli anni gloriosi, intima di Cocteau e amica/amante di Marlene Dietrich.
Belleville è uno splendido crogiolo multietnico, pieno di colori, negozi dalle vetrine impolverate con paste di mandorle e glassa ammassate una sull’altra, profumi, suggestioni , musiche arabe che partono all’improvviso, litanie lentissime e languide..Nella stessa strada si puo trovare una sinagoga accanto a una moschea, un ristorante greco/turco, uno arabo e uno kasher.
Ma Bellville, mi confida un amico gay,(e lo noto di persona girandoci a lungo, anche di notte) sta diventando uno dei quartieri trendy del mondo gay parigino, ricchissima com’è di hamam, saune, bagni turchi per gay, misti, per donne. Ce n’ è uno in ogni angolo, speciale, particolare.Dai ragazzi che stazionano davanti si comprende il tipo di luogo, le delizie che potrà offrire. Un’orgia di saune frequentatissime, pulite. Fatto sta, mi racconta sempre l’amico, che sta nascendo una vera "mania di Belleville", ci si trova sempre qui a terminare le serate, in questo quartiere che fino a qualche anno fa molti non avevano mai visto considerandolo una specie di ghetto. Ora sta soppiantando le classiche zone gaye parigine, le zone di battuage, le vecchie saune attorno al Beaubourg. Qui si puo cenare vietnamita o Kasher, soffermarsi nelle belle brasserie frequentate da cinesi, vecchi arabi e giovanotti disponibili, e poi rilassarsi in sauna, per tutta la notte poichè non chiudono mai.
Sono un drugstore del piacere e del relax a orario continuato. Incuriosita, sono entrata in una per donne, dal cartello rosa fucsia, luminoso, CLEOPATRA. Mi ha accolto una grassa signora bionda di origine armena e non vi dico l’emozione che mi ha preso i sensi e poi la carne e poi… Nel frattempo il mio amico era in un hamam gay in una laterale, basta percorrere il boulevard principale e guardarsi attorno con attenzione. Consiglio di andare a vedere ma non spargete troppo la voce.
di Francesca Mazzucato
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