Carmen Consoli sarai per sempre la nostra Rock Star confusa e felice

Nuovo disco in arrivo e la celebrazione dei primi 25 anni di musica. Ripercorriamo le tappe di una luminosa carriera costellata di canzoni memorabili.

Carmen Consoli sarai per sempre la nostra Rock Star confusa e felice - 1997 Carmen Consoli Confusa e Felice 004 Paolo Leone - Gay.it
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Dalla Sicilia alle ovazioni di New York, con quella definizione del New York Times che la descrive perfettamente, “Magnifica combinazione tra una rocker e un’intellettuale… una voce piena di dolore, compassione e forza”, Carmen Consoli è un unicum nel panorama musicale italiano. Elvis Costello dice di lei: “Ha più idee originali la Consoli in una manciata di pezzi piuttosto che alcune celebrate band inglesi o americane in un intero concerto”.

Sì perché Carmen Consoli ha una carriera costellata di primati: è stata la prima artista italiana a calcare il palco dello Stadio Olimpico di Roma, l’unica italiana a partecipare in Etiopia alle celebrazioni dell’anniversario della scomparsa di Bob Marley, si è esibita come headliner a Central Park, ha segnato 3 sold out di fila a New York, ha fondato una sua etichetta, ha portato nelle sue canzoni anche l’arabo e il francese, è stata la prima donna nella lunga storia del prestigioso Club Tenco a vincere la Targa Tenco come Miglior Album dell’anno con “Elettra”.

Ma non servono enumerazioni didascaliche per dare il polso della sua caratura artistica. Le sue meravigliose canzoni sono lì a dire tutto. E oggi Carmen Consoli torna a far parlare di sé per via del tanto atteso comeback discografico, programmato per il 24 settembre, con il nuovo disco di inediti “Volevo fare la rockstar”. Al suo profilo Instagram ha affidato le prime emozioni, scrivendo: “Mentre i giorni passano, accompagnati dalle note del nuovo disco, sembra tornare pian piano anche la bellezza. E per lanciare il cuore oltre tutti gli ostacoli che da mesi ci mettono alla prova, voglio iniziare a parlare di futuro. Torneremo a stare insieme e lo faremo nei teatri, che sono il posto che abbiamo scelto per presentarvi il mio nuovo lavoro, il luogo ideale per coglierne le sfumature e per ricominciare a condividere le emozioni che la musica porta con sé e che uno spazio così può valorizzare a pieno”.

Il 2021 è anche l’anno in cui ricorrono i primi 25 anni di carriera di Carmen Consoli e per celebrarli solennemente vogliamo ripercorre alcuni dei momenti più significativi della sua parabola artistica che – lo sappiamo già – ci regalerà ancora impagabili soddisfazioni.

L’esordio sanremese e i primi successi

Catenese, classe 1974, Carmen Consoli atterra al Festival di Sanremo Giovani nel 1995 con il brano “Quello che sento”. Primigenio componimento di quello che sarà il suo primo album Due Parole. Nel 1996 è di nuovo al Festival tra le nuove proposte (sezione vinta in quell’anno da Syria). Dopo aver suonato in alcune band della sua città, la Consoli calca il palco più importante per la musica italiana presentando “Amore di Plastica” scritta per lei da Mario Venuti. Pantalone in pelle, rossetto rosso e chitarra sotto braccio, intona una ballata piuttosto atipica in considerazione del repertorio successivo della cantautrice. Nel pezzo si delineano però alcuni degli stilemi più importanti che caratterizzeranno la produzione a venire della cantante. Oltre ai richiami stilistici a cantanti come Janis Joplin, traspaiono nitidamente influenze della musica rock inglese del periodo, come gli Oasis. La voce graffiante e modulata, quasi “sopra le righe”, sembra rifarsi a Dolores O’Riordan, benché sia una delle principali peculiarità della cantante e non una forzatura. Il testo della canzone è invece una orgogliosa proclamazione dell’indipendenza femminile nei confronti di sentimenti artificiali (amore di plastica, appunto). La massiccia programmazione radiofonica, l’ottima ricezione della critica e il particolare stile vocale della Consoli la rendono molto popolare in poco tempo tanto da convincerla a tornare al Festival anche nell’anno successivo con “Confusa e felice”, singolo trainante del suo secondo album omonimo.



Il disco dell’acclamazione

Il nuovo millennio regala alla Consoli il suo disco di maggiore successo commerciale, Stato di necessità, vendendo oltre 300.000 copie in tutto il mondo. “L’ultimo bacio”, vincitore di un Nastro d’argento come miglior canzone originale (presente nell’omonimo film di Gabriele Muccino) è stato uno dei singoli di maggior successo del 2000 e in generale uno dei brani più celebri di Carmen Consoli. Anche i singoli “In bianco e nero” (presentato a Sanremo 2000) e “Parole di burro” hanno riscosso un ottimo successo radiofonico.



Carmen Consoli, un’artista “d’eccezione”

Nell’ottobre 2002 esce L’eccezione, che esordisce alla posizione numero #1 nella classifica delle vendite e guadagna due dischi di platino per le oltre 200.000 copie vendute, mentre l’attività concertistica abbraccia adesso anche il resto d’Europa. Per eseguire i live del nuovo progetto musicale, Carmen fa realizzare una Fender Jaguar rosa confetto, che la accompagnerà da li in poi sui pezzi più rock. Il nuovo disco si allontana dalle atmosfere rock, che vengono comunque mantenute in alcune perle come in “Matilde odiava i gatti”, ed è influenzato sia dalla musica brasiliana che dalla musica elettronica. I singoli estratti sono, in ordine: “L’eccezione”, “Pioggia d’aprile” e “Fiori d’arancio”. Il successo dell’album e dei singoli, consente a Carmen di vincere un premio Lunezia e un altro Premio italiano della musica come artista dell’anno e le vengono conferiti i premi Civitanova Poesia e Grinzane Cavour. Una versione internazionale dell’album viene pubblicata con il nome Carmen Consoli, che include una cover rock divenuta iconica per fan del brano “Can’t get you out of my head” di Kylie Minogue.

Carmen Consoli, L'Eccezione, Rankin
Carmen Consoli, photo © Rankin

Le collaborazioni artistiche più iconiche

Nel suo percorso perfettamente in equilibrio fra tradizione e modernità, Carmen Consoli ha messo a segno collaborazioni artistiche di primo livello, alcune colte come il suo interno background altre più ironiche e gioiose. Nel 2008 duetta con Ornella Vanoni in una nuova versione del brano “L’appuntamento”, nella raccolta Più di me per celebrare 50 anni di carriera della cantante. Nello stesso anno duetta anche con Franco Battiato nel brano “Tutto l’universo obbedisce all’amore”, inedito dall’album Fleurs 2. ll 22 ottobre 2010 entra in rotazione radiofonica il suo nuovo singolo, “Guarda l’alba”, frutto di una collaborazione col cantautore Tiziano Ferro (che ne scrive le musiche), che anticipa la prima raccolta della cantante catanese, Per niente stanca. Un feeling non soltanto artistico lega la cantantessa a Ferro: è di qualche anno più tardi la partecipazione vocale nel brano “Il conforto”.



25 anni di carriera e l’inizio di una nuova era

Carmen Consoli torna il prossimo 24 settembre con un nuovo album d’inediti Volevo fare la rockstar (Polydor/Universal Music). Un assaggio del suo atteso ritorno c’è stato sul palco dell’Arena di Verona, dove, assieme a tanti amici e colleghi, in agosto ha festeggiato i suoi 25 anni di carriera con un evento eccezionale in cui, in una scaletta che ha ripercorso un tragitto unico di successi. In copertina quella Carmen bambina che sognava di “fare la rockstar, il tavolo della cucina era un palco perfetto, volevo fare la musica e scuotere su e giù la testa, imbracciando una chitarra vera”. Il primo estratto dal disco, “Una domenica al mare”, è disponibile dal  3 settembre. L’inizio di una nuova era per Carmen Consoli?

Carmen Consoli, volevo essere una rockstar, album cover

In apertura Carmen Consoli, Confusa e Felice, 1997 – ph. © Paolo Leone

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