Da oggi, 1 gennaio 2019, inizia il conto alla rovescia per il World Pride 2019, che per ricordare i 50 anni dai Moti di Stonewall, torna a New York City, dove tutto è cominciato.
Era la notte tra il 27 e il 28 giugno 1969, e la comunità LGBT che stava venendo arrestata fuori dallo Stonewall Inn perde la pazienza e decide di reagire. Con la violenza. Con la lotta. Per dimostrare che i membri di quella comunità non intendono più essere visti come dei malati, delle persone da cui stare lontani, dei peccatori. E dopo 50 anni, la loro voce non si è ancora spenta, ma ogni anno si ripete quella stessa marcia, perché ancora oggi, dopo mezzo secolo, continua a richiedere pari diritti. I lanci di sassi e bottiglie contro la Polizia del 1969 hanno lasciato il posto alle bandiere arcobaleno, ai cartelloni ironici, ad una folla oceanica di persone che sfilano uniti per le vie della loro città, rivendicando sempre e comunque l’uguaglianza.
New York City attenderà 3 milioni di persone quest’anno per la parata, ma gli eventi dedicati al Pride sono organizzati per quasi tutto il mese, come è consuetudine, dal 12 al 30 giugno. Tante le iniziative, anche da parte dell’amministrazione che si attiverà per garantire una giusta commemorazione ai Moti di Stonewall.
I Gay Pride in Italia
Anche l’Italia si sta organizzando. Alcune date sono già state scelte, mentre molte altre parate sono in fase di organizzazione. L’Onda Pride in Italia è composta da 30 parate lungo tutto lo stivale e quest’anno sarà aperta da Taranto, che dovrebbe essere il 17-18 giugno, ma non tutte le date sono ancora certe.
Sembrano sicure invece le date di Roma (8 giugno), Torino (15 giugno) e Milano (29 giugno). A Nord-Est, è atteso per il 15 giugno il Vicenza Pride, preso d’assalto dai partiti di destra (ma non dal sindaco, il quale potrebbe anche dare il patrocinio) che stanno già cercando di ostacolare l’organizzazione dell’evento.
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