Dal terzo genere all’eliminazione della terapie riparative, dal primo gay pride turco alle unioni civili in Italia. Dal 2010 al 2016, la storia LGBT continua ad avanzare con numerose vittorie. Ecco perché abbiamo selezionato 5 date importanti e positive per l’intera comunità, parse in tutto il mondo.
La storia LGBT fino ai giorni nostri
Marzo 2010
In Australia, grazie alle battaglie di Norrie May-Welby, viene riconosciuto il terzo genere. Una pietra miliare per i diritti LGBT del Paese, per tutte quelle persone che non si riconoscono nel genere maschile o femminile. Proprio grazie a Norrie, una persona nata transessuale e che oggi si definisce “neutro”, in quanto non si sente a suo agio né in un corpo di sesso maschile che femminile. In Australia ci sarebbero almeno altre due persone, oltre a Norrie, a non avere un genere indicato all’anagrafe.
2011
Viene abolito negli Stati Uniti d’America il “Don’t Ask, Don’t Tell“. Con questa denominazione si intendeva il divieto alle persone omosessuali di arruolarsi nell’esercito americano. La legge era in vigore dal 1993 e abolita nel 2010, permettendo dall’anno dopo anche ai membri della comunità LGBT di diventare un soldato. Al momento della domanda, ora, non è più richiesto di specificare il proprio orientamento. La legge è stata abrogata dall’amministraazione Obama.
Ottobre 2012
La California approva la legge che vieta ai medici di praticare delle terapie riparative a persone appartenenti alla comunità LGBT. Oltre che profondamente sbagliate, dolorose e prive di fondamenti scientifici, queste terapie infondono l’ipotesi che l’omosessualità sia malattia dalla quale è possibile guarire. Oggi, queste pratiche sono illegali in molti Stati.
29 giugno 2014A Istanbul, migliaia di persone LGBT+ scendono in strada per il gay pride. Non è il primo della capitale turca, ma questo ha segnato un primato per il numero di persone che ha coinvolto, nonostante le continue aggressioni che si erano verificate nelle settimane antecedenti la parata. L’evento pacifico ha potuto sfilare senza problemi, andando contro la forte omofobia presente nel Paese e contro i molti politici che vedono l’omosessualità come una malattia, nonostante non sia considerata un reato.
11 maggio 2016
Con 372 voti favorevoli, 51 contrari e 99 astenuti, la Camera dei Deputati approva la legge sulle unioni civili. E 9 giorni dopo, con la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, diventano legge dello Stato italiano. La legge è una conquista per la comunità e una vittoria indelebile per la storia LGBT italiana. Di fatto, le unioni civili non si differenziano molto dal matrimonio etero, escluse per l’obbligo di fedeltà, alcune procedure riguardanti il divorzio e naturalmente le adozioni. Su quest’ultimo punto, però, dove la politica ha lasciato un vuoto legislativo, ci stanno pensando i tribunali ormai da 2 anni, ordinando il riconoscimento dei figli all’Ufficio Anagrafe dei Comuni.
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