È uscito in libreria con Rizzoli Fiabe d’altro Genere di Karrie Fransman e Jonathan Plackett, storie di patrigni malvagi che scagliano incantesimi contro neonati principini, dove il lupo cattivo è una lupa e le principesse superano una sfida dopo l’altra per andare a salvare bei principi addormentati.
Da secoli raccontiamo ai nostri figli le fiabe della tradizione, e da sempre qualcuno ha provato a riscriverle, perché i bambini potessero immaginare un mondo in cui gli eroi fossero loro. Anche Karrie e Jonathan leggevano le fiabe alla loro bambina, quando si sono trovati di fronte a un dilemma: mancava qualcosa di fondamentale in quelle storie, e così hanno deciso di fare qualche cambiamento. Non le hanno riscritte, non hanno immaginato un finale diverso o inventato nuovi personaggi. Semplicemente hanno scambiato il genere. E c’è da restare colpiti dal mondo che questo semplice scambio è riuscito a creare, con nuovi personaggi da incontrare.
Per l’occasione è stato realizzato anche un podcast, da trovare sulle maggiori piattaforme di musica in streaming. In un percorso a ritroso tra tradizione orale, riscritture e adattamenti celebri, Carlo G. Gabardini e Matteo Bordone, con i contributi di Giulia Blasi, Gabriella Crafa, Vera Gheno, Elena Giorgi, Eva Massari e Lisa Dalla Via, hanno indagato il significato dei ruoli di genere all’interno delle fiabe nel processo di formazione di bambini / futuri cittadini per scoprire cosa succede quando si attua un meccanismo di cambio genere come quello applicato dagli autori del libro Fiabe d’altro genere.
Come cambia la storia e cosa cambia in noi? A seguire alcuni curiosi esempi di fiabe celebri con il genere ‘scambiato’.
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