VIENNA – L’Austria ha adottato la scorsa settimana la prima legge contro la discriminazione nella storia del paese, giudicata insufficiente dall’opposizione di sinistra e dalle associazioni. La nuova legge, votata mercoledì 26 maggio al Parlamento, è un recepimento tardivo delle direttive del 2000 della Unione Europea in materia di antirazzismo e antidiscriminazione.
La “Legge sulla parità di trattamento” vieta innanzitutto le discriminazioni sul luogo di lavoro, che siano legate all’etnia, all’età, alla religione, al sesso o all’orientamento sessuale. Vieta inoltre tutte le forme di discriminazione razziale, in un paese in cui le vittime non avevano che poche possibilitò di ricorrere alla giutizia fino ad oggi.
Per i Verdi, il testo adottato non costituisce una vera legge antidiscriminazione e dimostra “la codardia della politica austriaca”.
L’Austria approva prima legge antidiscriminazione
L’Austria ha adottato la scorsa settimana la prima legge contro la discriminazione nella storia del paese, giudicata insufficiente dall’opposizione di sinistra e dalle associazioni.

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