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Pyeongchang 2018, ancora medaglie LGBT dalle olimpiadi invernali

Un altro bronzo e un argento a ‘tinte LGBT’ in arrivo dalle Olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018.

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La pattinatrice bisessuale Ireen Wüst ha vinto la sua terza medaglia ai Giochi olimpici invernali di Pyeongchang.

Dopo l’oro nei 1500 metri e l’argento nei 3000 metri, la leggendaria Ireen ha vinto un altro argento a squadre nello speed skating femminile, cedendo solo ad un Giappone da record. Da Torino 20006 ad oggi la Wust è così arrivata ad undici medaglie olimpiche (5 ori, 5 argenti e un bronzo), diventando il 4° atleta più medagliato di sempre nella Storia delle Olimpiadi invernali. Davanti a lei solo i norvegesi Marit Bjoergen (14 medaglie), Ole Einar Bjoerndalen (13 medaglie) e Bjoern Daehlie (12 medaglie). Da una vita al suo fianco, nella vita privata, la pattinatrice di short track Sanne van Kerkhof.

Ma non sono finiti i podi LGBT del giorno, perché dietro le favorite olandesi si sono classificate le statunitensi. Quindi anche Brittany Bowe, 29enne pattinatrice americana, ha vinto il suo primo bronzo olimpico grazie al team a stelle e strisce. La Bowe è dichiaratamente lesbica e sta frequentando la pattinatrice olandese Manon Kamminga.

Il pattinatore canadese Eric Radford, lo ricordiamo, è diventato la scorsa settimana il primo uomo apertamente gay a vincere l’oro alle Olimpiadi invernali. Radford ha poi bissato con un bronzo, medaglia eguagliata dall’americano Adam Rippon, nel pattinaggio artistico.

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