Le olimpiadi invernali di Pyeongchang, iniziate venerdì, sono passate alla Storia come quelle più LGBT di sempre.
Quattordici gli atleti dichiaratamente omosessuali, rispetto ai 7 di Sochi 2014, con Ireen Wüst, pattinatrice di velocità su ghiaccio olandese, ancora una volta in trionfo.
Dopo aver già vinto quattro medaglie d’oro, 4 argenti e un bronzo olimpico, Ireen si è portata a casa un’altra medaglia d’argento nei 3000 metri femminili. La medaglia d’oro è andata alla compagna di squadra Carlijn Achtereekte, che ha battuto la Wüst di appena 0,8 secondi.
8 anni fa, durante la premiazione alle Olimpiadi del 2010 a Vancouver, Ireen baciò sulla bocca la sua compagna, tanto nella vita quanto nella squadra, ovvero la pattinatrice di short track Sanne van Kerkhof. Nel 2009 il coming out pubblico. Tre anni prima, nel 2006, la sua prima medaglia d’oro olimpica. Ireen sognava di poter diventare la prima atleta olandese ad aver vinto cinque medaglie d’oro olimpiche, ma avrà un’altra occasione per arrivare all’agognato traguardo proprio oggi, con i 1.500 metri.
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