Anche se siamo in piena estate le notizie e gli spunti di riflessione dal mondo del porno gay non mancano. A Londra, proprio lo scorso sabato, si è tenuto il quinto Hustlaball inglese, e cioè il gay dance party gay più porn friendly di sempre, con un palco caratterizzato da numerosi spettacoli di sesso dal vivo – o sex cabaret, come si dice oggi – sponsorizzati dai più importanti siti gay hard inglesi, da menatplay.com e eurocreme.com. In questa occasione si è tenuta anche la prima edizione degli Hotrods Awards, i premi inglesi al porno gay. Da notare che l’italianissimo Alex Marte, oltre ad esibirsi sul palco, ha vinto il premio per la categoria "Best Duo", per la sua scena girata assieme a Bruno Knight, ed era anche in lizza per il premio Mirroballs Best International Artist. Non è la prima volta che un gay porn performer di origine italiana finisce per ottenere dei riconoscimenti di questo tipo, tuttavia è interessante notare come in Italia la situazione sia rimasta praticamente ferma agli anni ’90.
Nel senso che, ancora oggi, il porno gay nel nostro paese non è uscito ufficialmente dal ghetto e non è stato ufficialmente sdoganato, nemmeno dalla comunità gay stessa, tant’è che in Italia gli eventi sfarzosi in stile Hustlaball rimangono fantascienza. Certo, anche in Italia ci sono locali che propongono spettacoli di sex cabaret, e magari qualcuno di tanto in tanto riesce a ospitare gay porn performers di fama internazionale, ma quello che spicca da noi è la totale mancanza di una rete di imprenditori, appassionati e supporters, capace di coordinare, supportare e promuovere questo settore e le iniziative annesse, come se da noi discutere pubblicamente di porno gay fosse ancora considerato qualcosa di degradante, inopportuno, compromettente e potenzialmente pericoloso. Probabilmente tutto questo è una conseguenza del particolare clima italiano, eterosessista e sessuofobo, che anche oggi spinge a vivere la sessualità gay nel modo più discreto e circoscritto possibile.
Ma è interessante notare come la tendenza altrove vada nella direzione opposta. Negli USA, ad esempio, lo sdoganamento della sessualità gay sta portando a situazioni davvero impensabili per gli standard italiani. Il sito gay hardmen.com, infatti, è appena riuscito a scritturare uno dei porn performer più quotati… nel porno etero! Infatti stiamo parlando di Rocco Reed, che ha all’attivo qualcosa come 435 scene di sesso etero dall’inizio della sua carriera, nel 2006. Oggi Rocco Reed ha trent’anni ed è ancora sulla cresta dell’onda, tant’è che ha vinto il premio XBIZ 2012 come miglior performer etero dell’anno, ma non si è fatto problemi a firmare un contratto che garantisce l’esclusiva delle sue prestazioni a men.com per ben 6 mesi. Evidentemente non pensa che avere rapporti omosessuali sia degradante o compromettente, e la sua prima scena gay – con Tommy Defendi – non tradisce le aspettative. Allo stesso modo la prossima produzione porno etero che farà il verso al mondo dei supereroi, Justice League 3DX , sarà caratterizzata da una scena gay.
Infatti, per rimanere fedeli allo spirito dei fumetti originali della DC Comics, in cui il supereroe Green Lantern ha fatto coming out, si è deciso di proporre una versione porno gay del supereroe nonostante il film si rivolga al classico pubblico del porno etero. Oltretutto per il ruolo di Green Lantern è stato scelto un gay porn performer molto apprezzato come Adam Killian, segno evidente che anche i produttori di porno etero tengono in debita considerazione il porno gay e i suoi professionisti. Per restare in tema di coming out, infine, vale la pena segnalare l’ennesimo tentativo del porno gay di cooptare un personaggio famoso che si è appena dichiarato omosessuale. Questa volta è toccato al giornalista della CNN Anderson Cooper, al quale la Treasure Island Media offre un milione di dollari per girare un video con loro. É molto improbabile che il giornalista accetti, ma anche questo episodio dà un’idea di quanto sia distante l’approccio al porno gay fra l’Italia e il resto del mondo occidentale.
di Valeriano Elfodiluce
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