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Buongiorno,
io e il mio compagno ci siamo uniti civilmente nel comune di Legnano (Milano) il 22/11/2016. Al momento dell’unione, io ero proprietario di un appartamento e lui di uno suo. Ora stiamo acquistando insieme un terzo appartamento.
Cortesemente Le chiedo, nel caso in cui uno di noi dovesse passare a miglior vita, cosa succederebbe degli appartamenti. Benny, il mio compagno, ha solo fratelli e nipoli. Io, Gigi, ho entrambi i genitori, un fratello, una sorella e nipoti.
Ringrazio per l’attenzione.
Caro Gigi,
la Legge n. 76 del 2016 (c.d. Cirinnà) ha equiparato, con riferimento ai profili successori, il matrimonio alle unioni civili.
Pertanto, sarà necessario considerare nel tuo caso specifico quali siano le quote riservate per legge a determinati soggetti.
Nel caso di morte di Benny e qualora quest’ultimo non abbia stilato alcun testamento tutti i suoi beni andranno per 2/3 alla parte unita civilmente sopravvissuta, ossia a te, e il rimanente 1/3 ai fratelli.
Con la redazione di un testamento Benny potrà escludere quanto spettante ai suoi fratelli.
Nel caso della tua morte, invece, sempre nel caso di mancanza di testamento, a Benny spetterebbe 2/3 del tuo patrimonio e il restante 1/3 agli ascendenti e fratelli.
Qualora volessi redigere un testamento puoi esclusivamente escludere i fratelli ma non gli ascendenti ai quali, comunque, deve essere riconosciuta una quota pari a un ¼ del tuo patrimonio.
Vi consiglio, in ogni caso, di redigere un testamento.
Un caro saluto
A cura dell’ Avv. Giuseppe Enrico Berti, dello studio legale Berti/Ginosa
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