Un “ritrovo di teste rasate, che bullizzavano chiunque non rientrasse nei loro canoni“. Questa è la descrizione di Mattia Stella, presidente dell’associazione Vicenza Pride, su piazza San Lorenzo. Un punto di ritrovo e di interesse per i neo-nazi della città veneta. Un punto troppo pericoloso per la parata del 15 giugno. E per questo motivo, la Questura e gli organizzatori hanno deciso di modificare il percorso, ancora in fase di completamento comunque, per evitare problemi. O meglio, perché troppo rischioso.
La preoccupazione infatti è che qualche nostalgico che non accetta una manifestazione come il pride decida di intervenire, dando vita a uno scontro che non converrebbe a nessuno. Contro la parata di Vicenza infatti si era annunciata una durissima opposizione, così come avvenuto a Trieste, dove Fratelli d’Italia intende organizzare dei rosari riparatori, o a Pisa, con il Popolo della Famiglia schierato contro la marcia.
Il percorso del Vicenza Pride non ancora confermato
Il percorso non è ancora stato confermato ufficialmente, ma a grandi linee partirà e terminerà a Campo Marzo, evitando quindi la piazza di San Lorenzo. La decisione è arrivata anche considerando le minacce ricevute a dicembre dello scorso anno, quando si era annunciata una battaglia, durissima, non solo politica, ma anche fisica. E per questo motivo, il giorno della parata la tensione sarà alle stelle, con la Polizia pronta a intervenire qualora ce ne fosse bisogno.
E il presidente del Vicenza Pride Mattia Stella ha voluto dire la sua con uno sfogo attraverso i social:
Nonostante la loro presenza non sia più una costante in quella fetta di città, passarci con un corteo come quello del Pride significa rischiare quanto meno la contestazione da parte di certe frange. Devo rispettare la sensibilità di chi forse mi prenderebbe a sassate. Lo scorso dicembre infatti qualcuno aveva minacciato “un’opposizione durissima, fisica e politica” al Pride. […] Ogni anno, quell’area politica che difende Piazza San Lorenzo come fosse un baluardo, trova tempo e risorse per commemorare Mussolini nella nostra città.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
Evidentemente i poliziotti non vogliono o non sanno bloccare i fascisti!