«Non prendete il mio "L’apparenza inganna" per un film sull’omosessualità» precisa subito il regista Francis Veber, già apprezzato autore di film come "La cena dei cretini" e "La capra" e sceneggiatore del "Vizietto". Il suo ultimo lavoro, che a partire dal 26 ottobre sarà nelle sale italiane, ha già sbancato i botteghini francesi, con la sua ricetta di comicità e satira sociale.
Un impiegato in un’industria di preservativi a rischio di licenziamento, è stato lasciato dalla moglie e ha un difficile rapporto col figlio diciassettenne che lo ignora. Giunto sull’orlo del suicidio, decide di seguire il consiglio di un amico che gli suggerisce di fingersi omosessuale: in questo modo, il suo datore di lavoro non potrà licenziarlo, per non dare dell’azienda un’immagine di discriminazione.
Secondo le parole di Veber, "L’apparenza inganna" è un film «sull’opinione che gli altri si fanno di noi e su come ogni nostro gesto o parola, possono essere interpretati diversamente una volta che si viene bersagliati dai pettegolezzi».
Il cast è di grande levatura: accanto a Daniel Ateuil, nella parte del protagonista, ci sono Michel Aumont, Gerard Depardieu e Jean Rochefort.
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