Lo scontro per l’elezione del nuovo presidente della Regione Sicilia mette al centro della polemica la sessualità del candidato del PD Rosario Crocetta sostenuto anche dall’UDC. Per lo sfidante Gianfranco Micciché, leader di Grande Sud e appoggiato da FLI e API, il partito di Casini è disposto a votare "un uomo del Pd beatamente omosessuale. Non ho mai avuto problemi: sono una persona liberale, che ha molti amici, anche intimi, omosessuali. Ma quella parte di mondo cattolico che fa riferimento all’Udc immagino sia sbandata". Lo ha detto Gianfranco Micciche’, leader di Grande Sud e candidato alla presidenza della Regione siciliana, parlando del sostegno dell’Udc all’eurodeputato del Pd Rosario Crocetta".
Parole che non sono piaciute al destinatario della polemica, Crocetta. Nonostante sia stato il primo a mettere al centro della polemica la sua sessualità ("se eletto dirò addio al sesso", disse il giorno dopo la sua candidatura) l’ex sindaco di Gela ha detto: "Miccichè prende tempo e vuole farmi perdere tempo. Io parlo solo di programmi per la Sicilia. Si attrezzi anche lui".
Anche l’UDC è sceso in campo per difendere Crocetta definendo le parole di Micciché "volgari, offensive e inaccettabili". "Il dubbio che avevamo si è trasformato in certezza: lo sbandato è proprio lui", ha detto Giulia Adamo, presidente regionale dell’Udc. "Le sue dichiarazioni sono un misto di luoghi comuni (‘Ho tanti amici gay e spesso sono migliori degli altri’), presunzione (‘Il mondo cattolico che vota Udc è sbandato’) e qualunquismo (‘L’Udc vota un uomo beatamente omosessuale’)", ha concluso.
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