Un’edizione decisamente queer, quella della Biennale di Venezia inaugurata oggi. Molte, infatti, le installazioni e le opere direttamente riconducibili alla cultura lgbt di tutto il mondo, senza escludere l’arte erotica. È il caso dell’artista spagnolo Francesc Riuz che ha scelto come soggetto delle sue installazioni il fumetto erotico italiano degli anni ’70 in cui c’erano personaggi gay. Avete capito bene: fumetto erotico italiano degli anni ’70 con personaggi gay.
Un omaggio a personaggi e albi diventati famosi in tutto il mondo, ma in Italia quasi del tutto sconosciuti, quello che Ruiz ha voluto realizzare con una sorta di caccia al tesoro tra i padiglioni dei diversi paesi (Spagna inclusa, naturalmente). Protagonisti dell’installazione sono Rolando del Fico e Gary di Sukia riprodotti in ambientazioni della Biennale e che il visitatore è invitato a scoprire tramite indizi che gli vengono consegnati all’ingresso in ogni padiglione.
Le storie a fumetti di Gary e Rolando, edite dalla casa editrice di Renzo Barbieri, risalgono agli anni ’70 ed ebbero molta diffusione in Europa e in America Latina, ma pochissima in Italia.
“Sono molto interessato alla rappresentazione dei personaggi gay nel fumetto erotico, spesso disegnati da autori eterosessuali e integrati in narrazioni eterosessuali, prima che i due ambiti si separassero del tutto – spiega Ruiz a Gay.it -. Tutti conoscono Tom of Finland, ma nessuno ricorda Gary e Rolando. Eppure, in uno degi 135 albi pubblicati, Gary va nella piazza Rossa e fa quello che, nella realtà, faceva il Fuori!. Andava oltre l’arte del fumetto, passando da un aspetto politico e rivendicativo, negli anni di picco del movimento di liberazione gay, quelli subito dopo Stonewall”.
Il padiglione della Spagna ospita quest’anno un gruppo di giovani artisti chiamati a rivisitare l’opera di Dalì, non solo sul piano pubblico, ma anche su quello privato, quindi anche della sessualità. Ed è qui che si innesta l’opera di Ruiz, “Rolando e Gary”, ritenuta coerente con il progetto “Los sujetos”.
E in questa interpretazione rientra anche un’altra delle istallazioni dell’artista catalano: un’edicola piena di pubblicazioni di Barbieri che, però, oltre a fumetti porno produceva anche la rivista “Paninaro” e “I nuovi paninari”, ospitata anch’essa nella riproduzione dell’edicola. Ma c’è anche un’altra edicola, piena di quotidiani del giorno in cui Silvio Berlusconi è stato assolto “per rappresentare la decadenza del personaggio” dice l’autore dell’opera, e i cui colori dominanti sono il bianco, il nero e il verde “perché sono i colori della Settimana Enigmistica: la pubblicazione italiana che si trova davvero in tutto il mondo” spiega Ruiz.
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