BERLINO – Davanti a un tribunale di Berlino si è aperto oggi il processo a carico di un uomo di 41 anni accusato di aver ucciso il suo partner omosessuale e di averne conservato parti del cadavere nel freezer con lo scopo di mangiarle. Ralf M., pittore, deve rispondere dell’uccisione lo scorso ottobre di Joe R., un professore di musica di 33 anni impiegato in una scuola alternativa di Berlino. La polizia aveva scoperto nel suo appartamento il torso, le gambe e le braccia del suo amico smembrato, mentre il cuore, i reni, il fegato e i polmoni erano stati conservati nel freezer. Ralf M. aveva inoltre dato in pasto ai suoi gatti parti del cadavere della sua vittima. I due, che si erano conosciuti via internet, si erano messi d’accordo per fare delle ‘pratiche sadomasò. L’avvocato difensore del presunto cannibale ha detto oggi in apertura di processo che il suo assistito sarebbe pronto ad ammettere le sue responsabilità, per le quali – ha detto – prova una grande vergogna. “Il mio cliente è molto malato psicologicamente”, ha detto al quotidiano Bild. La vicenda è analoga a quella di Armin Meiwe, il cosidetto ‘cannibale di Rotenburg, che nel 2001 – anch’egli in un’orgia omosex – aveva fatto a pezzi il suo partner mangiando poi parti del cadavere, in particolare i genitali fatti alla brace. Anch’essi si erano conosciuti su siti internet per omosessuali. Meiwes era stato condannato lo scorso anno a otto anni e mezzo di carcere, ma la Corte suprema nei giorni scorsi – ritenendo inadeguata la pena – ha annullato la sentenza ordinando un nuovo processo.
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