Universal Pictures ha scelto il regista per l’ambizioso kolossal su Leonardo da Vinci. Sarà Andrew Haigh, regista di “Estranei – All of Us Strangers” (disponibile su Disney+), a dirigere e adattare la acclamata biografia “Leonardo da Vinci” (Mondadori, 2017) di Walter Isaacson. Ne ha dato notizia Variety.
Basato su migliaia di pagine dai quaderni di Leonardo e recenti scoperte sulla sua vita, sulle sue relazioni, attitudini e sul suo mastodontico lavoro, il libro di Isaacson è diventato una delle proprietà letterarie più bollenti e contese degli ultimi anni. Nel 2017, quando uscì il tomo, Universal era stata scavalcata da Paramount, che era stata in ballo per lo sviluppo cinematografico del progetto, con il coinvolgimento anche di Leonardo DiCaprio. È noto infatti che Leo deve il suo nome proprio al genio italiano. Nel 1974 i genitori di DiCaprio erano in viaggio in Italia e sua madre, incinta, avrebbe sentito Leo scalciare nel pancione proprio mentre ammirava “L’Annunciazione” di Leonardo da Vinci agli Uffizi di Firenze. Alla fine, però, l’ha avuta vinta Universal: non è adorabile che le multinazionale dell’entertainment e mezza Hollwyood facciano a gara per raccontare il genio totale del Rinascimento?
Nel 2019 uno show londinese esplorò la queerness di Leonardo. Gli indizi che il Genio italiano lasciò circa la propria omosessualità furono molti. Non solo l’atto di accusa con cui Leonardo fu denunciato per sodomia, che è anche l’unico documento ufficiale che associa il nome di Leonardo da Vinci alle sue frequentazioni sessuali con persone dello stesso sesso. In verità sono i dettagli che Leonardo lasciò nelle sue opere, nei suoi codici, sempre taciuti fino al 2017, quando Isaacson, con il suo libro, andò a fondo anche su questi aspetti. Si consiglia vivamente di godere dell’approfondimento già in passato pubblicato da Gay.it: Storia queer. Tutto su Leonardo da Vinci e la sua (presunta) omosessualità. Nel 2021 ci fu già la mini-serie Rai che non censurò affatto l’omosessualità del Genio.
Un approfondimento curioso dal nostro archivio: Leonardo sarebbe andato al Pride?
Il bestseller di Isaacson collega l’arte trascendente di da Vinci alla sua scienza pionieristica, e mostra come il suo genio sia stato guidato da una curiosità insaziabile, un’osservazione maniacale del mondo e dei fenomeni di qualunque tipo e un’immaginazione fantastica oltremodo. Ma la vera grande notizia (almeno per noi anime queer) è che dunque ci sarà un film di quelli da Box Office che parlerà di Leonardo da Vinci come persona certamente appartenente a quella che oggi definiamo comunità LGBTIAQ+. Ed è semplicemente glorioso sapere che un regista tanto amato dalla comunità LGBT come Andrew Haigh prenderà in mano le redini di questo progetto. Con Haigh al timone, possiamo essere sicurə che il tributo sarà quantomeno rispettoso. Non solo, considerando il talento cinematografico e narrativo di Haigh, auspichiamo il capolavoro storico!
Andrew Haighm, britannico, è regista e sceneggiatore. Nel 2023 “Estranei – All of Us Strangers” ha ricevuto sei nomination ai BAFTA, incluse miglior regia e miglior sceneggiatura adattata, tre nomination agli Independent Spirit Awards. Nella sua filmografia troviamo anche “Lean on Pete” e “45 Years” con Charlotte Rampling. Resta nella storia del cinema LGBTIQ+ il suo debutto nel 2011 con “Weekend”. Haigh è stato anche sceneggiatore e produttore esecutivo della indimenticabile serie HBO “Looking”.
Qui tutti gli approfondimenti di Gay.it su Andrew Haigh e “Estranei – All of Us Strangers”
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