Giuseppa Gaetana Ferreri, meglio nota con il nome di Giusy, oggi ha presentato in anteprima “Gaetana”, il suo primo album che sarà in tutti negozi di dischi dal prossimo venerdì. Dopo lo straordinario successo del singolo estivo “Non ti scordar mai di me”, e dell’EP che lo conteneva, la cantante affronta così l’esame del primo disco d’inediti, che prende ironicamente il titolo dal secondo nome della cantante. Tiziano Ferro, che duetta con Giusy nel brano “L’amore e basta!”, è autore di sei canzoni e produttore artistico dell’intero album. Sergio Cammariere ha collaborato a una canzone e l’autrice internazionale Linda Perry, idolo da sempre della cantante, ha scritto apposta per lei ben due brani: “La scala” e “Cuore assente”. In questo disco hanno inoltre trovato spazio diversi testi della stessa Ferreri, scritti durante gli anni in cui fare la cantante per lei era soltanto il sogno di una cassiera del supermercato.
Giusy, parlaci un po’ di questo disco, sei soddisfatta?Moltissimo! Spero che così come piace e soddisfa i miei gusti, possa fare altrettanto con il grande pubblico, come il mio precedente EP. Il mondo musicale di questo album si presenta sotto diverse sfaccettature e mi ha permesso di usare varie tecniche vocali e scritture differenti, il tutto con il giusto equilibrio che è dato dalle sonorità degli arrangiamenti di Michele Canova.
Ci sono anche due brani del tuo idolo Linda Perry, come sei riuscita ad averli?Ero alle medie e andavo pazza per questa cantante, per il suo modo rockeggiante di porsi. Prima della mia partecipazione a X Factor avevo mi ero fatta un myspace, dove si potevano ascoltare i miei pezzi e al primo posto dei top friends avevo messo proprio lei, scrivendo anche che mi sarebbe piaciuto tantissimo lavorarci insieme – in una pagina virtuale si può esagerare coi sogni! Quando poi conobbi Tiziano Ferro, lui mi disse che aveva visto il mio space e mi chiese ironicamente se veramente ero amica della Perry perchè era anche una sua passione. Poi, in segreto, è stato lui a lavorare a questa cosa durante l’elaborazione dell’album e per me è stata davvero un’enorme sorpresa. Adesso spero davvero di poterla conoscere anche di persona.
Da concorrente di X factor e cassiera di un supermercato al primo disco, come ti senti?
Ho concretizzato il grande sogno che coltivavo da tanto tempo e per giunta con la collaborazione di grandi autori. Non lo immaginavo neanche nei miei sogni. Avevo bussato a tante porte ma, pur apprezzando la mia vocalità, non erano interessati alle mie canzoni, mi vedevano come interprete e non come cantautrice. Grazie al programma tanti artisti, come Tiziano Ferro, che lo seguivano mi hanno contattata e hanno scritto per me.
Ti senti cambiata?Mi sento ancora fragile e migliorabile ed è giusto che sia così perché ambisco a fare sempre di più e questo fa sì che ci sia sempre un’evoluzione. Questo mestiere, grazie agli incontri con il pubblico, con i giornalisti e la tv, nei live, ti permette di crescere di giorno in giorno. La cosa in cui sono più cambiata è che adesso ho imparato a interagire con ritmi a volte frenetici di vita e di lavoro.
Molti siti e blog accusano il tuo brano "Novembre" di plagio di un pezzo della Whinehouse, di una vecchia canzone di un certo Paolo Melgoli e di altri brani. Cosa rispondi a queste accuse?
Guarda in molti blog c’è anche tanta cattiveria, ho letto cose molto pesanti, tanto che non li vado più nemmeno a vedere. Pensa a quella storia del video pornografico di cui mi accusavano prima della mia partecipazione a X factor. Alle accuse di plagio rispondo che la canzone non l’ho scritta io! (ride, ndr) A parte gli scherzi, a difesa dell’autore, e conoscendo la musica, posso dire che il brano ha lo stesso giro armonico di “Back to black”, ma su una tonalità diversa. Tante canzoni sono composte sullo stesso giro armonico da cui nasce l’orecchiabilità, il plagio sussiste quando 8 battute identiche melodicamente – non armonicamente – sono uguali. In questo caso non è così per cui non hanno ragione. Anche nel caso del brano del brano di Paolo Melgoli il giro armonico è uguale ma non la melodia.
Alla fine del video "Non ti scordar mai di me" alla tua porta arriva una donna, molti hanno letto questa cosa in chiave lesbica, cos’è davvero un’amante o solo un’amica?
In realtà è un’amica, anche se comodamente lascia presagire l’ipotesi che possa essere una fidanzata. All’inizio lo story board del video diceva che questo fidanzato arrivava, ma io non aprivo la porta e andavo a dormire. Questo mi sembrava davvero triste e lontano dal mio modo di reagire, allora io stessa proposi un altro finale: lui non si sarebbe presentato, ma io me ne sarei andata a divertirmi con le mie amiche, fregandomene. Poi per ragioni di budget non si potevano prendere dieci persone e allora è arrivata soltanto una ragazza a prendermi. Questo mi ha avvicinato ancora di più non soltanto al pubblico gay, che già mi è molto vicino, ma anche a quello lesbico.
Sei l’unica cantante emergente ad aver cantato con la Vanoni nel suo album di duetti, com’è andata questa cosa?
È stata per me una grande esperienza. Anche lei, oltre ai grandi autori del mio album, mi ha dato la possibilità di confrontarmi con il suo grande talento in un disco importante come il suo.
Nel disco ringrazi anche Ferzan Ozpetek , come mai, farai mica un film con lui?
Il cinema mi piace tantissimo, ma adesso non è una della mie passioni più rilevanti e sono troppo impegnata con la musica. Magari in futuro se ci sarà questa possibilità mi piacerebbe tantissimo, chissà? Ferzan l’ho conosciuto in un programma televisivo dove eravamo entrambi ospiti, mi disse che mi aveva seguito a X Factor ed era rimasto molto colpito dalla mia interpretazione di “Ma che freddo fa” e ho avuto subito con lui un bel rapporto.
Giusy molti hanno criticato il tuo forfait di quest’estate al Gay Village di Roma, eri veramente malata o c’erano altri motivi?Purtroppo ero davvero senza voce, molte volte la scorsa estate sono andata a cantare anche se stavo male, ma quella sera ero proprio arrivata al limite. Tra l’altro il Gay Village è stato il primo posto che mi ha dato accesso nel 2005, con uno show case tutto mio. In quel periodo il mio brano “Il Party” (presente come bonus track anche in questo album. Ndr) era arrivato molto al pubblico gay e loro sono stati davvero i primi a invitarmi. Ci tenevo in particolar modo a
essere presente, ma andare e cantare in playback assolutamente no! Spero di poterci tornare, magari con la band, e non fare un semplice show con le basi, anzi ci tengo molto, spero che leggano e mi facciano sapere.
Allora sei in partenza con un tuor insieme a una band?
Per adesso farò qualche cosa nei club, poi il tour vero e proprio in settembre del prossimo anno.
di Francesco Belais
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