Andare a scuola non è sempre una passeggiata, soprattutto se sei queer.
Non per reiterare la solita storia che ci vuole bullizzatə, tristi, e isolatə sin da piccolə, ma senza delle istituzioni preparate ad accogliere ogni diversità, la difficoltà è sempre dietro l’angolo.
Che sia il sempre verde bullismo o l’incapacità di saper rispondere ad una domanda semplice e lecita come: chi sono io?
Si chiama proprio così il kit online, realizzato insieme alla Rete Scuola di Arcigay e con il contributo di Sephora Italia, che risponde a tutte le domande delle nuove generazioni, che forse fino a qualche anno fa non ci permettevamo neanche di fare: posso essere chi sono davvero a scuola? Cos’è e qual è il mio genere? Qual è il mio ruolo di genere? Chi mi piace? Come mi sento?
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Domande legittime ma quando sei una persona queer o appartieni ad una categoria marginalizzata possono generare più dubbi e spaventi del necessario: i più grandi non sanno dove mettere le mani, che siano i docenti o i tuoi genitori, e l’effetto collaterale è tenertelo per te, reprimendo quello che dovresti esplorare.
Proprio per questo il vademecum pone un occhio di riguardo a quegli argomenti che ancora oggi – ahinoi – sembrano di nicchia: da cosa fare dopo il coming out a che cosa sono le carriere alias (più urgenti che mai dopo la presa di mira del governo).
Ma anche le tante sfumature diverse della nostra sessualità, identità di genere, e cosa significa essere una famiglia quando non ci sono ruoli di genere pre-impostati.
Oltre ai fenici o le tabelline, possiamo imparare anche parole come patriarcato, eteronormativa, cisgender, grassofobia, abilismo, intersezionalità e tante altre che non possiamo relegare ad una ‘bolla’ d’attivisti, ma porre alla basi di ogni formazione.
Un piccolo grande itinerario per guidare i dubbi, permettere un dialogo partendo dalle mura scolastiche, e ridurre ogni paura.
“Insegnanti e genitori spesso si possono trovare senza strumenti di fronte alle domande o alle rivelazioni dellə studenti rispetto alla propria identità sessuale” spiega Marta Rohani, coordinatrice del progetto e delegata alla scuola nella segreteria nazionale dell’associazione ArciGay “Questa è una risorsa piccola ma fondamentale, che non assolve al bisogno educativo che emerge su questi temi nella comunità scolastica, ma che indica un paradigma di accoglienza e di ascolto importantissimo in questa fase”.
Potete scaricare l’intero kit a questo link