Il grido punk di Naska: “Badare al giudizio degli altri diventa una malattia” – Intervista

Punkabbestia ribelle, l'artista del disordine e del me ne frego. Ecco cosa ci ha raccontato.

ascolta:
0:00
-
0:00
diego naska intervista
diego naska intervista
3 min. di lettura

Naska è per voi, anime ribellə prontə a farsi travolgere dal caos. All’anagrafe Diego Caterbetti, in arte Naska, classe 1997, cantautore, rapper, originario di Ancona: un’esplosione di neo-punk tutto italiano. Dopo l’album di debutto, Rebel, del 2022, Naska è ora tornato con il suo nuovo progetto La mia stanza.

Definito da Billboard “il nuovo volto del punk italiano”, testi taglienti, sfacciata noncuranza: Naska è il punkabbestia della discografia italiana. Un atteggiamento che l’artista sente addosso e tramuta in presenza scenica e – soprattutto – in canzoni.

Attenzione, al primo ascolto potreste alzare le  sopracciglia, ma immediatamente dopo sarete ingoiatə dal suo caos:  Naska è una vera forza del disordine.

Gay.it l’ha incontrato in occasione del lancio del disco, tra i Blink182, i Sum41 e voglia di fare quello che gli pare.

Benvenutə nel punk di Naska made in 2023.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da GAY.IT 🇪🇺🌍🪐✨ (@gayit)

Siamo arrivati al tuo nuovo album: in “La mia stanza” ci possiamo aspettare le stesse sonorità punk rock di “Rebel” oppure c’è qualche novità?

Sono rimasto sul mood di Rebel, come genere. Forse qualcosa di nuovo c’è, magari qualche pezzo grunge o un po’ più emo, alla My Chemical Romance (band americana ndr). Però in generale è sempre punk rock.

Tra le ispirazioni citi i Blink 182, i Green Day e i Sum 41… dicci tutto.

[Mi ha colpito] che era una musica un po’ diversa da quella che andava allora. Quando c’erano i Blink182 era anche il periodo di Eminem. Ora è un periodo in cui le tematiche sono molto chiuse e ce ne sono poche nelle canzoni che sento oggi. Sento la drill e la trap che hanno una tematica sempre molto soggettiva, “Io sono figo, sono il più forte”, cose così. E io, sia allora che oggi, non mi ci trovo in questa roba qui. Il punk rock, che ha il punk più pop dei Blink o dei Sum41, è un po’ più ribelle, un po’ più cazzone. Era quello in cui mi trovavo di più e quindi ho portato avanti questa tematica.

Billboard ti ha definito il nuovo volto del punk italiano, come ti fa sentire questa definizione?

Vorrei sbatterla in faccia a chi cinque anni fa mi diceva “Dove ca**o vai col punk rock?” (continua)

naska intervista gay.it
Naska – foto IG

Ma tu sei punkabbestia nella tua carriera artistica o anche nella vita (aiuto!)?

Direi entrambi ah ah ah Quando ho rifiutato un lavoro, chiamiamolo così, che mi avrebbe portato tanti soldi ma avrebbe cambiato radicalmente il mio personaggio e le mie canzoni, ho detto “Vaffan***o, non lo faccio. Non mi importa dei soldi, voglio fare musica”. E lì mi sono detto “Ca**o, punk rock questo”. E dopo ho fatto “Punkabbestia”.

Il tuo primo album è stato presentato anche nel metaverso con Nemesis. Ok, è una roba super questa, ma insomma: condividi le preoccupazioni attorno alla realtà virtuale?

Era un periodo di chiusura del disco e me ne sono sbattuto altamente le palle. Capita spesso che succeda qualcosa e a me non frega molto, cioè lo skippo. Magari dico “Bella Chat GPT”, ma non l’ho mai usata. Però conoscendo tante persone non proprio belle, magari nel Metaverso c’è qualcosa di meglio e se ne può sostituire qualcuna.

Nei testi parli della società contemporanea e delle generazioni più giovani. Sei più ottimista o pessimista? Sembra tu voglia smuovere un po’ le coscienze?

Come dicevo, le tematiche delle canzoni adesso sono molto soggettive e a volte sembrano quasi esaltare il bullo. Io invece questa cosa la odio, quindi non so se essere ottimista oppure pessimista. Però nei film il bullo non vince mai. Spero che sia come nei film. (continua)

naska la mia stanza intervista
Naska – foto dal suo profilo IG

Parlando di nuove generazioni , c’è un sentimento comune che è quello della fluidità, il sentirsi liberi di esprimersi senza etichette. Che ne pensi?

Che sono io il primo a non volere le etichette nella musica. E se una persona non vuole etichette in quello che fa, o in quello che è, allora è giusto così. Ognuno deve sentirsi libero di fare il ca**o che vuole e non bisogna mai preoccuparsi del giudizio degli altri. Poi ci stai male. Badare troppo al giudizio degli altri diventa una malattia, secondo me.

Qual è l’atteggiamento di un punkabbestia come te verso il futuro?

“No future”, ce l’ho tatuato sul fianco destro. Magari domani muoio.

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Francesca Pascale a Belve: "Le foto in barca con Paola Turci una violenza, da una persona vicina a Salvini" (VIDEO) - Belve Francesca Pascale 2 - Gay.it

Francesca Pascale a Belve: “Le foto in barca con Paola Turci una violenza, da una persona vicina a Salvini” (VIDEO)

Culture - Redazione 30.4.24
Iraq LGBT legge anti gay

L’Iraq reintroduce la criminalizzazione delle persone LGBTI+, previsti fino a 15 anni di carcere

News - Giuliano Federico 28.4.24
Angelina Mango, in arrivo "La noia" in spagnolo

Angelina Mango, arriva la versione spagnola de “La noia” giusto in tempo per l’Eurovision – AUDIO

Musica - Emanuele Corbo 29.4.24
meloni orban

Ungheria, condanna del Parlamento Europeo, ma la destra italiana vota contro

News - Redazione Milano 25.4.24
Challengers, Josh O'Connor, Mike Faist e la nascita di una tensione omoerotica - Challengers - Gay.it

Challengers, Josh O’Connor, Mike Faist e la nascita di una tensione omoerotica

Cinema - Redazione 30.4.24
"Io gay e musulmano, immigrato e cittadino: il futuro è dei meticci" Saif ur Rehman Raja racconta il suo romanzo d'esordio "Hijra" - intervista

“Io gay e musulmano, immigrato e cittadino: il futuro è dei meticci” Saif ur Rehman Raja racconta “Hijra” il suo romanzo d’esordio – intervista

Culture - Lorenzo Ottanelli 29.4.24

Hai già letto
queste storie?

Alessandro Zan, l'intervista: "Il governo Meloni normalizza l'intolleranza. Dobbiamo tornare ad indignarci, resistere e reagire" - Alessandro Zan - Gay.it

Alessandro Zan, l’intervista: “Il governo Meloni normalizza l’intolleranza. Dobbiamo tornare ad indignarci, resistere e reagire”

News - Federico Boni 19.1.24
"Fiesta", il ritorno in teatro dell'omaggio a Raffaella Carrà. Leggi l'intervista all'autore e regista Fabio Canino - Snapinsta.app 409955584 18303087 1 - Gay.it

“Fiesta”, il ritorno in teatro dell’omaggio a Raffaella Carrà. Leggi l’intervista all’autore e regista Fabio Canino

News - Gio Arcuri 30.12.23
mammeamodonostro-intervista

Il viaggio di Giada e Iris continua: benvenuto Giulio, il fiore più bello sbocciato nelle avversità

News - Francesca Di Feo 7.2.24
Gabriele Virgilio

Gabriele Virgilio, dalla Puglia al palco dell’Elodie Show 2023: leggi l’intervista

Culture - Luca Diana 13.12.23
Valerio Scanu, "Presente" è il nuovo singolo pubblicato lo scorso 19 gennaio

Valerio Scanu: Bisogna abbattermi per farmi smettere di cantare – Intervista

Musica - Emanuele Corbo 25.1.24
Il Mio Posto è Qui, intervista ai registi: "Emancipazione femminile e orgoglio queer, la Rai non ha voluto il nostro film" - il mio posto e qui - Gay.it

Il Mio Posto è Qui, intervista ai registi: “Emancipazione femminile e orgoglio queer, la Rai non ha voluto il nostro film”

Cinema - Federico Boni 23.4.24
Raye ha trionfato ai Brit Awards 2024

Raye, chi è l’artista che ha sbancato ai Brit Awards e perché è entrata nella storia

Musica - Emanuele Corbo 5.3.24
(Phonoplay International)

Adorabile Jodel, in Svizzera arriva il primo gruppo per uomini gay!

Lifestyle - Redazione Milano 31.1.24