Innumerevoli volte ci è capitato di essere rifiutati e mollati da qualcuno. Quante volte abbiamo passato intere ore con gli amici a indagare il vero motivo nascosto in un rifiuto. Ammettiamolo, la sincerità non è qualcosa che appartiene alla fine di una relazione o di un rapporto, qualunque sia.
Ecco quindi per voi i dieci modi più diffusi per essere mollati. A volte ne saremo vittime, a volte saremo i carnefici. Importante è conoscerle e riconoscerle per poter dare la risposta opportuna al momento opportuno. In fondo ciò che le accomuna è il fatto di non essere in alcun modo credibili.
1) Per me sei troppo. Partiamo dalla scusa più vigliacca in assoluto. Fammi capire: tu mi stai mollando perché io sono troppo? Mi stai lasciando andare perché mi ritieni troppo intelligente, troppo bello, troppo interessante, con troppa personalità e troppo carisma? Consolatevi: una persona del genere è troppo un coglione. Andate avanti.
2) Meriti di più. Direttamente parente del per me sei troppo. Il bello di questa scusa è che la persona che la utilizza ammette senza troppi giri di parole che tu sei una persona migliore di lui e di conseguenza meriti di più. È la classica scusa di chi non ha le palle di dirti che non gli piaci abbastanza e quindi rigira la frittata dando la colpa a te. L’unica cosa da fare è essere totalmente d’accordo con lui.
3) Io non posso darti quello che vuoi. Quello che vogliamo lo sappiamo a stento noi figuriamoci una terza persona. Questa è infatti la scusa dell’onnisciente, categoria di persone si arroga il diritto di sapere precisamente di cosa tu abbia bisogno in quel momento e in prospettiva.
4) Siamo troppo diversi. E quindi? Non accettate mai questa frase perché non vuol dire nulla. Un’affermazione del genere è sputare sulla nostra cultura di almeno tre millenni. Spiegatemi allora, William e Kate? Belle e Edward? Ariel e Eric? Tarzan e Jane? Questa non è una scusa per mollare, è un attentato.
5) Io ci sarò sempre quando avrai bisogno. Benissimo. Vuol dire che quando sarò troppo sbronzo potrò chiamarti per farti guidare al posto mio? Che quando perderò il lavoro mi firmerai un assegno da 10.000 euro? Che quando avrò la febbre alta starai al mio capezzale e mi imboccherai la minestrina? Non ci sarai quando avrò bisogno quindi, per cortesia, non dire stronzate solo per uscirne bene.
6) Dilatazione del tempo. Questa è la modalità che richiede molta perseveranza eppure, stranamente, ancora molto utilizzata. Semplicemente si viene mollati per l’inesorabile passare del tempo. La persona in questione comincia a spalmare gli appuntamenti a distanza di settimane, a ridurre le risposte su whatsapp a meri sì/no, a limitare la propria presenza nella vita altrui con qualche like su facebook. A un certo punto ti ritrovi nell’ora solare e l’ultima volta che l’hai visto c’era l’ora legale.
7) Devo trovare me stesso. Questa è la scusa della generazione che è cresciuta con Dawson’s Creek. Chi potrà mai dimenticare gli occhi da cerbiatta di Joey Potter che ogni due puntate scaricava Dawson con il suo devo trovare me stessa. Che poi cosa vuol dire realmente? Non puoi frequentare qualcuno perché devi occuparti a tempo pieno della ricerca di te stesso. Dove pensi di trovarlo? In soffitta? Per strada? In India? C’è poco da rispondere in questo caso. State zitti e augurategli che non lo trovi mai se stesso. Ci resterebbe di merda.
8) Non sono pronto per una relazione. Questa è l’unica scusa accettabile. Non c’è nulla da dire a una persona che ti dice, con il cuore in mano, che non è il momento per impegnarsi e per una relazione seria. Peccato che il 99,99 per cento delle persone che utilizzino questa scusa te le ritrovi neanche una settimana dopo che fanno i pacchi per trasferirsi a casa del fidanzato, si sono già prenotati la vacanza per l’estate e caricano su Facebook una quantità di selfie addobbati di cuoricini e #forever che se un diabetico passa di lì muore sul colpo.
9) Non voglio farti soffrire. E allora quando vuoi far soffrire qualcuno cosa fai? Lo leghi a un albero e lo scortichi vivo? Gli strappi le unghie una ad una? Lo leghi a una sedia e lo costringi ad ascoltare a ripetizione tutta la discografia di Orietta Berti? No così, giusto per capire.
10) Non ho ancora dimenticato il mio ex. Questa è la scusa che lascia senza parole. Come pensi di dimenticare il tuo ex? Evitando qualsiasi contatto umano? Chiudendoti in casa a piangere? Passando i pomeriggi su Grindr a chiedere a foto di addominali se sono A o P? O forse, idiota, sarebbe il caso di dimenticarlo frequentando qualcuno. Non ti è balenato per il cervello?
Se vi imbattete in una di queste dieci scuse non restateci male né tantomeno dilaniatevi nel tentativo di capire in cosa avete sbagliato o cosa vi manca. Rideteci con gli amici e rideteci con voi stessi. Se invece siete voi a trovarvi nella situazione di dover mollare qualcuno ditegli semplicemente la verità, eviterete in questo modo anni di analisi a chi prova un sentimento o un interesse per voi.
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