Donald Trump ne ha combinata un’altra delle sue, nominando Jim Bridenstine, senatore dell’Oklahoma, nuovo direttore della Nasa, ente spaziale da sempre gay friendly.
Peccato che Bridenstine, 42enne con una carriera nell’aviazione militare alle spalle, sia un conclamato omofobo.
Il congressman repubblicano ha più volte dichiarato che il matrimonio può esistere solo tra un uomo e una donna, perché così è stato per millenni, oltre ad aver etichettato come “bullismo federale” le leggi sui bagni transgender. Bridenstine, attaccato dai democratici perché totalmente privo d’esperienza in ambito scientifico, è anche un negazionista del cambiamento climatico.
Ce l’ha davvero tutte, potremmo dire, per piacere a Donald Trump e farsi odiare dai suoi detrattori. Spetterà ora al Senato, che è ad ampia maggioranza repubblica, approvare la sua nomina oppure respingerla. Tra i suoi primi passi, nel caso in cui dovessere essere promosso direttore, il ritorno sulla Luna, l’accantonamento del sogno Marte a lungo cullato da Barack Obama e l’apertura nelle esplorazioni spaziali alle compagnie private come Space X e Blue Origin. Le associazioni lgbt d’America sono già sul piede di guerra, perché la Nasa è sempre stata pro-gay, con il Kennedy Space Center che nel mese di giugno aveva pubblicato un video in favore del Pride, dimostrando ulteriormente il proprio sostegno alla comunità.
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Ce le avrà davvero tutte ma ce le ha non si può scrivere con l'apostrofo.