Moreno è la novità, come recita un suo brano. E alla fine ha vinto il suo rap “morbido”, che «punta ai bmabini come ai nonni». Dopo aver conquistato il pubblico del serale di Amici, trascinando il pubblico in balli e canti sulle sue rime, essere arrivato in cima alle classifiche col suo album di debutto Stecca (attualmente al secondo posto) ieri sera Moreno Donadoni, genovese classe 1989, ex parrucchiere, ha sbancato anche al televoto della finalissima del talent show ideato e condotto da Maria De Filippi, vincendo la dodicesima edizione del programma e anche il premio della critica, assegnato come da tradizione nell’ultima puntata dai giornalisti.
Il ragazzo porta a casa i 150.000 mila euro del premio per il vincitore ed ha già le idee chiare sul che farne: «I miei vivono in affitto e magari riuscirò ad aiutarli a comprare una casa», dice. Moreno ha intenzioni chiare sulla direzione che intende dare al suo freestyle: «Lo so che mi criticano oper aver portato un genere di strada ad Amici ma io non intendo ingaggiare nessuna battle mediatica con altri rapper. Ognuno dice e crede quel che vuole. Io credo nel mio rap morbido, che può arrivare a persone di tutte le età. Le mie rime sono meno ciniche e distruttive di quello che si sente normalmente nei testi dei rapper. A me non piace pensare e cantare che non c’è futuro. Protreste e critiche sì, ci sono anche nelle mie rime e anche un paio di parolacce, ma il messaggio è positivo e voglio che rimanga cosi», dice sincero, determinato e diretto come il suo free style.
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