Si, è vero: la comunità LGBTQ+ è letteralmente sommersa dalle etichette. Ma oltre a quelle che definiscono l’identità di genere o un particolare orientamento, ci sono anche quelle più strettamente fisiche, riguardanti delle caratteristiche definite. E il modo migliore per classificarle è conferire ad ognuna un nome di animale. E si, può sembrare proprio uno zoo. La tipologia della settimana è il wolf, il lupo. Potrebbe definirsi una sottocategoria dei bear, ma sono in molti a sostenere che sono due categorie molto diverse tra loro.
Come l’otter (la lontra), il wolf presenta una struttura magra o atletica, ma molto spesso ha un fisico muscoloso e definito, con addominali e pettorali scolpiti. A differenza del primo, è semi-peloso e mantiene una barba curata. Il lupo è una tipologia molto attraente, spesso si conferisce a un ragazzo sessualmente dominante e attivo. Può essere di qualsiasi età, ma in generale rientra nella fascia 20-40, e quando invecchia acquista il nome di lupo grigio (per via dei capelli che generalmente cambiano colore con l’avanzare degli anni).
Il termine wolf compare per la prima volta nel 1979, quando George Mazzei decise di classificare i ragazzi gay affibbiando le caratteristiche degli animali alle diverse tipologie di persone all’interno della comunità LGBTQ+. Riporta le sue conclusioni su un libro, intitolato “Who’s in the Zoo?“.
Il personaggio dello spettacolo wolf
Non pensate agli attori di Teen Wolf, giovani, bellissimi, atletici… e depilati! Anche se un personaggio della serie che rispecchia tutte le caratteristiche c’è: Tyler Hoechlin.
Nonostante compaia spesso depilato, il Derek Hale di Teen Wolf è un vero e proprio lupo e potrebbe essere un modello su cui fare riferimento quando si parla di questa categoria.
Muscoloso, alto, con la barba, attraente. E’ il wolf perfetto!
Credits: Pinterest e Networthpost.
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