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A 20 anni scala l’Everest e srotola la bandiera gay contro il bullismo

Uno scalatore si arrampica sulle vette più alte del mondo per raccogliere fondi contro i suicidi dei giovani lgbt vittime di bullismo. Tutto è iniziato quando un suo amico gay si tolse la vita.

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Cason Crane, 20 anni, ha conquistato il tetto del mondo, la vetta dell’Everest e una volta in cima ha srotolato la bandiera rainbow. «Ce l’ho fatta – ha scritto sul suo blog – è stato difficile ma ne è valsa la pena perché sono qua contro tutte le discriminazioni». Crane, infatti, raggiunge le montagne più alte del mondo per raccogliere fondi in favore di una fondazione che si batte contro i suicidi dei giovani lgbt vittime di bullismo.

Tutto è iniziato quando il suo amico Tyler Clementi si tolse la vita dopo essere stato filmato di nascosto durante un rapporto sessuale gay e il filmato fu fatto circolare dal coinquilino che voleva prendersi gioco di lui. «Noi scalatori abbiamo un motto – ha raccontato Crane – “Se non raggiungi la vetta ma scali la montagna in maniera sicura, puoi sempre tornare indietro perché la montagna sarà sempre lì ad aspettarti”. Allo stesso modo possiamo dire ai giovani lgbt di non pensare al suicidio se le cose vanno male adesso. La montagna sarà sempre lì con o senza di te. Se decidi di lasciare, perdi, ma se rimani, un giorno la potrai conquistare».

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