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Andrea Pinna: Io, Garko, la sfiga e il figlio della Santanchè

Il vincitore di Pechino Express 4 si racconta come non ha mai fatto prima!

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4 min. di lettura

Con Pinna non si sa mai quando fa sul serio. Di se stesso (prima) dice: “sono una soubrette senza tette, ma con i congiuntivi al posto giusto” e, subito dopo, “sono sfigato, romantico e sessualmente molto timido”. Ma chi si nasconde dietro il vincitore dell’ultima edizione di Pechino Express? Una soubrette mancata o un ragazzo da portare all’altare? Quando lo incontro siamo a Milano, in un bar vicino casa sua. E’ molto più carino e simpatico di come sembra in tv. Ha i soliti occhiali neri, una t-shirt bianca, un jeans skinny e un profumo che dev’essersi spruzzato da poco. A guardarlo bene ha l’aria di una persona felice e, stando a tutto quello che gli è capitato dal 2010 (anno in cui aprì la pagina LEPERLEDIPINNA, ndr) ad oggi, non stento a crederlo.

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In un’intervista dichiarò: “sono sfigato, e ho imparato che con le disgrazie non puoi far altro che conviverci”. Sfigati ci si nasce, ci si diventa o ci si sente punto e basta?
Di base mi ritengo una persona fortunata. Ho una famiglia che mi ama, un lavoro e tanti amici. Però, nelle piccole cose, nella vita di tutti i giorni sì, sono sfigato. Ho una sorta di calamita verso le sfortune di ogni genere. Ormai sfrutto questa cosa a mio vantaggio. Ci rido su e racconto le mie disavventure a chi mi legge.

Da star del web a star della tv. E’ cambiata la sua vita dopo la vittoria di Pechino Express?
Cambiata non direi. Diciamo che ho più lavoro e molti più follower, ma son finiti i tempi in cui chi vinceva un reality diventava una star.

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A Pechino formava, assieme a Roberto Bertolini, la coppia degli Antipodi. Bertolini era il “bono”, lei invece?
Io il cattivo, che poi cattivo non lo sono affatto. Però facevo l’irriverente, che è poi quello che sono veramente.

Non ha mai avuto pensieri inenarrabili nei confronti del suo compagno di squadra?
Sì, di trucidarlo. L’avrei voluto vedere morto in più occasioni, ma me lo sono sempre tenuto per me. Con la sua domanda intendeva qualcosa a sfondo sessuale?

Esattamente..
No, no, meglio una donna.

Le posso confidare una cosa?
Prego.

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Sa che io la trovavo più affascinante del gigante buono?
Non posso biasimarla. Non ho mai subito il fascino dei muscoli, tanto meno di quelli di Coccoh (Bertolini, ndr).

Rivedendosi non ha mai pensato: stavolta (forse) ho proprio esagerato?
Una volta, quando vidi un maiale in Ecuador e dissi che era la Marini. Povera Valeria!

Nella prova dove correva nudo nel deserto, lei è stato l’unico concorrente che si è sempre coperto le parti intime. Non le hanno insegnato che chi non mostra non vende?
Sono un eterno romantico. Voglio che le persone che mi si avvicinano lo facciano per altro. Quello che tengo stretto tra le gambe vorrei fosse un particolare da conoscere solo dopo aver superato diversi step. Non sono un perbenista, semplicemente sono sessualmente molto timido.

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E’ ancora dell’idea che l’amore è etero finché è duro?
Assolutamente. Ritengo che il sesso sia la discriminante per distinguere l’amore da una forte amicizia.

Oggi è single?
Sì, mio malgrado.

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Ha visto il figlio della Santanchè? Cosa ne pensa?
Di fisico Ok. Di viso away. E poi chi se lo piglia si trova Daniela come suocera: condoglianze!

E cosa pensa di quei gay che votano a destra?

E’ come se un ebreo, negli anni ’30, avesse votato per Hitler.

In questi giorni si discute della legge sulle unioni civili. Lei pensa che Renzi riuscirà a portare a termine la promessa fatta?
Temo di no, e me ne rammarico tantissimo. Siamo, nel panorama internazionale, gli ultimi degli ultimi. Che amarezza.

In un futuro prossimo, qualora ci fosse la possibilità di adozione per le coppie gay, le piacerebbe diventare papà?
In questo momento della mia vita mi rendo conto che, nonostante sia sulla soglia dei 30, non sono in grado di tenere viva una piantina, figuriamoci un essere umano. Scherzi a parte, attualmente non ci penso. In futuro chissà. Vorrei poter scegliere di non avere figli e non essere obbligato a non poterne avere, in quanto, ritenuto da una fantomatica famiglia tradizionale, non idoneo.

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Mancano pochi giorni a Sanremo. La Lucarelli l’ha definito un po’ troppo gay friendly. Lei che ne pensa?
Siamo una nicchia di pubblico che decide cosa è cool e cosa non lo è. Corteggiarci è una mossa molto astuta e Conti ha fatto bene. La Lucarelli credo abbia fatto una critica in maniera ironica. Lei pure è palesemente gay friendly.

Gabriel Garko, come valletto, la soddisfa?
Per nulla. Lo trovo quasi “naftalinico”, nonostante non sia anziano. Una figura vecchia e un umorismo assente. Inoltre è un attore che ha ancora molto da imparare, nonostante una carriera apparentemente di successo.

Senta ma se le sue perle dovessero finire, lei, che fine farà?
Spero una pessima fine (ride, ndr). Le mie perle finiranno, ma la cosa importante è che non finisca la mia voglia di ridere.

Alessio Poeta.

Photo Credits:
Foto in evidenza e immagine sfondo bianco Andrea Pinna e Roberto Bertolini – COSIMO BUCCOLIERI

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