A Viareggio nasce lo studio legale dedicato alle persone LGBTQ , gestito da avvocati LGBTQ, il secondo di questo tipo. L’iniziativa, già avviata a Bologna, intende dare “piena tutela legale delle persone LGBTQ e di migliore la conoscenza delle normative rilevanti in materia, in modo da disseminare la consapevolezza che è possibile agire per la rimozione di ogni forma di discriminazione”, dice Cathy La Torre, avvocato, fra le promotrici dello Studio.
“Già oggi è possibile vedere tutelati i propri diritti in ambito civile, penale e amministrativo, ma le persone non lo sanno. Per questo la prima consulenza è gratuita, per dare un alfabetizzazione di base. Se poi chi viene a chiedere aiuto decide di darci il mandato inizia la vera e propria azione legale”. Alcuni casi “pilota” sono già pronti. “Siamo aperti da un mese e abbiamo già fornito consulenza a molte persone che ci hanno chiamato. Proprio ieri è arrivato un ragazzo che vorrebbe ricongiungersi al proprio compagno che vive all’estero. Cercheremo di far regolarizzare la loro unione in Italia. Con alcune trans stiamo preparando delle cause perché venga loro riconosciuto il diritto al cambio anagrafico del nome anche senza l’intervento chirurgico”.
La tendenza, spiega ancora La Torre, è quella a non denunciare “perché tanto siamo in Italia e anche se ci offendono o discriminano siamo portati a considerare tutto normale. Invece è importante chiedere aiuto agli avvocati per avere giustizia”. Anche i minorenni possono rivolgersi ai professionisti: “le vittime di bullismo possono venire da noi come chiunque altro. I ragazzi non sono soli. Ci siamo noi, ci sono le associazioni…”. Altra cosa è l’aria grigia delle discriminazioni in ambito lavorativo. “Se ti offendono, mobbizzano, impediscono la carriera a causa dell’orientamento sessuale, è possibile andare davanti al giudice per essere tutelati. Sappiamo che i casi di questo tipo non sono pochi”.
La prossima apertura? Palermo, “una città in fermento culturale e anche sul fronte dei diritti, dove quest’anno si terrà il Pride nazionale. Io vengo da lì – conclude Cathy – e mi piacerebbe molto poter aiutare le persone lgbt di quella regione”.
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