È la Settimana della Consapevolezza Asessuale, istituita nel 2010 per creare informazione su una questione intorno alla quale ancora si fatica a ottenere ascolto e comprensione. Nonostante la prima occorrenza del termine risalga al 1948 – anno in cui Alfred Kinsey e i suoi colleghi per la prima volta considerano l’insieme di persone che non manifestano attrazione sessuale – le persone ACE sono ancora oggi parecchio stigmatizzate. Moltə ancora patologizzano questo orientamento, lo mistificano, lo delegittimano e lo burlano: in una società al tempo stesso sessuocentrica e sessuofobica come la nostra, vivere oltre una certa idea di appagamento sessuale sembra tristemente inconcepibile.
Andiamo con ordine e partiamo da un presupposto importante: «Non esiste una storia asessuale e nessun libro potrà mai catturare la pluralità delle esperienze sessuali» – lo scrive Angela Cheng, autrice di ACE – esistono però delle istanze comuni, dei principi che possiamo considerare univoci e imprescindibili. Intanto, cos’è l’asessualità? Più che un orientamento sessuale o la mancanza di un orientamento sessuale, l’asessualità è da intendere come uno spettro molto ampio, che include anche l’asessualità grigia – il termine che definisce coloro che provano raramente trasporto sessuale – e la demisessualità – termine che definisce, invece, coloro che provano attrazione sessuale solo in caso di coinvolgimento anche romantico-emotivo. L’asessualità, per farla più semplice anche se semplice non è, è il ventaglio di orientamenti facenti capo tutte quelle persone che non provano attrazione sessuale o la provano solo raramente.
Volete saperne di più? Ecco cinque libri che vi aiuteranno ad approfondire:
1) ACE – Angela Chen – Mondadori
Lei è una senior editor per Wired – l’abbiamo citata anche poco fa – e il suo libro è la più completa ricognizione intorno ai temi dell’asessualità attualmente disponibile in commercio. Da poco, finalmente anche in Italia, grazie alla traduzione di Giorgia Sallusti, il volume raccoglie un centinaio di interviste a persone asessuali, si tratta di interventi atti a raccontare la presa di coscienza, la quotidianità e le soggettività di chi si dichiara ACE. C0sì da ottenere un quadro che sia, auspicabilmente, il più compiuto possibile e inserire il dibattito sulle identità asessuali in un contesto più ampio, collegato inevitabilmente al ruolo che affidiamo al sesso e al desiderio nella nostra società.
2) Lo spettro dell’asessualità – Francesca Anelli – Eris Edizioni
Certamente più breve, ma anche più radicalmente politico, Lo spettro dell’asessualità è un pamphlet firmato da Francesca Anelli, che oltre a far chiarezza intorno ai termini delle identità ACE, osserva le persone asessuali da una prospettiva non solo intersezionale, transfemminista e queer, ma anche politico-comunitaria, capace cioè di considerare le rivendicazioni sociali necessarie. Piccino e incendiario.
3) Heartstopper, Alice Oseman, Mondadori
Tra i personaggi più amati della serie Heartstopper, dobbiamo sicuramente citare Isaac, l’amico timido e fidato dei protagonisti che, di puntata in puntata, si caratterizza per un disinteresse quasi totale nei confronti del sesso. Emblematica, nella seconda stagione della serie tv, la scena in cui il ragazzo legge, tronfio e pacificato, proprio il libro di Angela Chen: è il simbolo di un’avvenuta presa di coscienza o, almeno, di un percorso di autoanalisi finalmente cominciato. Lo sapevi che il telefilm è tratto da una serie di fumetti? Te li consigliamo.
4) Loveless, Alice Oseman, Mondadori
Sempre di Alice Oseman, scrittrice britannica definitasi aromantica e asessuale, Loveless è un romanzo young adult, che racconta le vicende di Georgia e deə suə amicə, tuttə alle prese con il primo anno di università e con i relativi. inevitabili, sconvolgimenti. Un romanzo, dolce dolce e importante, che, guardando a un pubblico di giovanissimə, ricorda a tuttə quanto sia importante potersi dire parte di un gruppo e definirsi per quello che si è realmente.
5) Cose. Di un certo genere, AA.VV., Iperborea e Il Post
Per tuttə coloro che ancora inciampano sulla sigla e le classificazioni delle soggettività appartenenti alla comunità queer, anche a prescindere dall’asessualità, il primo numero della rivista Cose, realizzata da Il Post con la casa editrice Iperborea, è un’ottima soluzione. La possibilità di avvicinarsi, una volta per tutte, alle tematiche relative al genere, evitando inutili confusioni e idiosincrasie, ma scegliendo di guardare il mondo con uno sguardo più consapevole.