L’autobiografia di una star più venduta di sempre. The Woman in Me, memoir di Britney Spears, sta letteralmente sbancando le librerie di tutto il mondo. Numeri da capogiro che hanno immediatamente interessato i più importanti studios hollywoodiani.
Secondo quanto riportato da Deadline, ci sarebbe una guerra di offerte in atto per accaparrarsi i diritti del libro, per tramutarlo poi in una serie TV, in un lungometraggio o in un documentario. Negli ultimi 12 mesi sono già usciti due doc interamente dedicati alla popstar, tutti o quasi incentrati sulla sua battaglia legale con il padre, diventata movimento globale Free Britney.
Il recente biopic su Whitney Houston è stato un flop di critica e di pubblico, con appena 60 milioni di dollari incassati, mentre l’annunciato biopic Universal su Madonna diretto dalla stessa Madonna è stato ‘sospeso’, per non dire cestinato, causa Celebration tour internazionale della popstar .
Nel dubbio The Woman in Me potrebbe andare incontro ad un sequel. L’annuncio è stato prima dato e poi rimosso dalla stessa Britney Spears su Instagram. Chi le è vicino ha fatto sapere che ad oggi non ci sarebbero accordi di alcun tipo per un secondo memoir. D’altronde per scrivere The Woman in Me la cantante avrebbe incassato un assegno da 15 milioni di dollari. Per un eventuale capitolo 2 bisognerebbe inevitabilmente salire ulteriormente di prezzo.
Dalle pagine dell’autobiografia la popstar ha ringraziato la comunità LGBTQIA+ e rivelato di aver abortito, quando appena maggiorenne faceva coppia con Justin Timberlake, perché l’ex Nsync non si sentiva pronto per la paternità. “Justin non era contento della gravidanza. Diceva che non eravamo pronti per avere un bambino nella nostra vita, che eravamo troppo giovani. Se fosse stato lasciato a me sola, non l’avrei mai fatto“, ha scritto la popstar, che ha poi aggiunto come ci siano state “un paio di volte durante la nostra relazione in cui sapevo che Justin mi aveva tradito. Ma ero così infatuata e così innamorata che ho lasciato perdere, anche se i tabloid me lo sbattevano in faccia“.
Travolto dagli insulti, Timberlake ha silenziato i commenti sui propri canali e ha evitato interviste di qualsiasi tipo. “È pentito, Justin si rammarica di aver ferito Britney. Era giovane e pensa che lei abbia tutto il diritto di raccontare la sua storia e spera che ora possano andare avanti”, ha raccontato un amico a lui vicino.
In Italia The Woman in Me è arrivato grazie a Longanesi.
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