Se n’è andato domenica scorsa a 77 anni per un infarto, in una casa di riposo di Albisola dove era ricoverato da tempo a causa di una caduta in casa, l’artista savonese ma piemontese di adozione Marco Silombria. Pittore, pubblicitario, creativo, si era trasferito a Torino agli inizi degli anni Sessanta. Dopo aver lavorato nello studio degli architetti Gabetti e Isola, fonda la Cgss, una delle prime agenzie torinesi, con Saffirio, Gagliardi e Caponetti diventando un pubblicitario di successo. Allievo di Emilio Scanavino, scopre la passione per la pittura e collabora con le più importanti gallerie del capoluogo subalpino. Realizza anche un celebre candelario per la Fiat e la campagna del Riso Gallo.
Da sempre attivo militante gay, Silombria era stato la ‘mente creativa’ della prima associazione italiana omosessuale, il Fuori!, per la quale aveva creato la grafica e a cui aveva donato quadri e disegni (celebre l’Afrodite gender in stile warhol-hopperiano che ha campeggiato per anni nel salone della Fondazione Sandro Penna). Ideò anche la campagna di grande successo per Cori-Solo donna, vestita da Susanna Agnelli e Aidelade Aglietta, imponendo alle modelle di versare il loro cachet al ‘Fuori!’. Tra le sue fonti d’ispirazione c’erano soprattutto Botticelli, Ingres e Courbet. È stato tra i primi a introdurre in Italia il nudo maschile in chiave pop-dada. Ha ritratto Vattimo, Busi, Farinetti e i massimi esponenti dell’associazionismo gay italiano. Espose molto anche all’estero, da Amsterdam a Berlino.
Natalia Aspesi lo ricorda così: “Con i suoi immancabili occhiali e il suo implacabile sorriso, Marco Silombria era un seduttore di coscienze: chiedeva aiuto, partecipazione, impegno, con quella voce calma dagli accenti sfumati tra il torinese e il genovese, con la sua educata allegria, ed era difficile, quasi impossibile, resistergli”.
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