È stata la rivelazione assoluta di Cannes 2018 nonché il film più premiato: il fenomenale Girl del regista belga Lukas Dhont si è aggiudicato infatti la Caméra d’Or come miglior opera prima, il Fipresci della critica internazionale, la Queer Palm e il riconoscimento come miglior attore nella sezione Un Certain Regard.
Girl uscirà in Italia grazie all’avveduta Teodora Film il 27 settembre e potrebbe trasformarlo in uno dei casi cinematografici dell’anno. Racconta la storia della transgender Lara (un sorprendente Victor Polster), nata maschio ma desiderosa di diventare un’étoile della danza.
La critica internazionale è entusiasta di Girl: Peter Debruge di Variety sostiene che “Girl abbraccia i temi di film come Billy Elliot e Tomboy, meritando l’apprezzamento di entrambi”; “Lara è sola con i suoi demoni, con la sua lotta per l’accettazione di sé – spiega David Ehrlich di IndieWire – Più si avvicina alla propria verità più vede la menzogna riflessa ovunque intorno a lei. È questo squilibrio che rende Girl un film reale e vitale, dall’inizio alla fine”.
“Per sostenere il film ci voleva una perla rara e Lukas Dhont ha avuto la fortuna di trovare Victor Polster – conferma Aurore Engelen di Cineuropa – Il giovane uomo incarna Lara con volontà e gentilezza, offrendo alla camera il suo sguardo radioso che si oscura gradualmente nel corso della sua ricerca, lasciando un velo di sofferenza inondare i suoi occhi chiari. È il cuore vibrante del film, di quasi ogni inquadratura, supportato dall’interpretazione molto precisa di Arieh Worthalter nel ruolo di suo padre, un padre benevolo che mette costantemente in discussione la propria impotenza di fronte ai tormenti della figlia. Affrontando un tema forte e scottante, Girl evita con abilità ogni sensazionalismo e accompagna con stupefacente empatia il viaggio intimo di una giovane transgender che va incontro al suo corpo”.