Un ex pompiere del Queens ha deciso di fare causa al New York City Fire Department per discriminazione.
Michael Troina, 24 anni, sostiene che i suoi colleghi lo avrebbero sottoposto a veri e propri ‘rituali di nonnismo’, inclusi abusi razzisti e omofobi, solo perché a loro dire omosessuale. Troina sarebbe stato minacciato fisicamente, nel caso in cui avesse riferito quanto subito. I colleghi avrebbero provato a costringerlo a fare sesso con una spogliarellista, pur di dimostrare la sua eterosessualità. Rifiutatosi, Troina è stato travolto da insulti omofobi: ‘frocio’, ‘perdente’, ‘culattone‘.
Diversi gli ‘incidenti’ denunciati. Una volta avrebbe trovato la propria auto ricoperta di burro di arachidi, un’altra dei volantini con la sua faccia su una foto di un bimbo in lacrime. Quando Michael ha denunciato al proprio tenente quanto più volte accaduto, parlando di “incidenti degradanti e discriminatori”, il suo supervisore avrebbe scrollato le spalle, rispondendogli di non prendersela troppo, perché a suo dire era tutto “molto divertente“.
Troina ha denunciato la città di New York, il FDNY, nove vigili del fuoco, tre luogotenenti, due capi e il commissario Daniel Nigro. Finiranno tutti alla sbarra.
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