Il visual album “Madame X” di Madonna, quattordicesimo dellla sua carriera, prende sempre più forma.
Dopo i videoclip di “Medellìn”, sexy, leggero e in collaborazione con il bellissimo Maluma (al quale Madonna lecca un alluce in una delle scene), l’oscuro “Dark Ballet”, in cui il rapper FTM Mykki Blanco interpreta una sorta di Giovanna D’Arco dei giorni nostri, il commerciale e fotografico “Crave”, il politico “I Rise” ed il violento e polemico “God Control” è in arrivo il video per “Batuka“.
“Batuka” è un omaggio al Batuque, genere musicale originario di Capo Verde, che Madonna ha scoperto dopo essere stata invitata ad assistere ad uno spettacolo di alcune donne, le Batucadeiras.
Le Batucadeiras di Capo Verde
L’incontro con queste donna l’ha così toccata ed ispirata che ha deciso, immediatamente, di dover collaborare con loro.
Dalla collaborazione è nata una canzone che Madonna percepisce come catartica, fortemente religiosa, in cui la musica, a forti percussioni ripetute in crescendo, è come se fungesse da esorcizzazione dai mali di questa società, di questi giorni difficili.
Un’esorcizzazione da tutto quel dolore che ci procurano quelli che ci vogliono annullare, rendere la vita un inferno.
‘Batuka’ è gioia, dolore e tanta solidarietà femminile
“Batuka” è quel costante viaggio quotidiano dall’oscurità alla luce, un brano fortemente liberatorio e intriso di significato, e non stupisce che ne abbia voluto realizzare un videoclip.
Nell’intro del videoclip ufficiale di “Batuka“, dove Madonna indossa una parrucca nera a caschetto (che le dona particolarmente), c’è una breve spiegazione del Batuque che spiega che “quelle percussioni erano state bandite dalla Chiesa e tolte agli schiavi perché considerate atti di ribellione, ma le donne non hanno smesso di suonare“.
Un videoclip spontaneo, intriso di colore e dolore, di musica allo stato puro, ma anche di gioia, solidarietà femminile, unione perché “Batuka” è affrontare un “long day” e camminare per una “long way” uscendone più forti e rinvigoriti. Assieme.