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Quand’è che si mangia male? Tutto quello che c’è da sapere sulla malnutrizione

Malnutrizione primaria e secondaria, energetica e proteica. Deficit nutrizionali, globali o selettivi: ecco le principali forme dell’alimentazione scorretta.

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Per malnutrizione si identifica uno stato di non adeguata nutrizione, che più precisamente può essere definita come “quella situazione in cui un deficit, eccesso o squilibrio di energia, proteine e altri nutrienti porta ad alterazioni della composizione corporea che modificano la funzionalità di organi o tessuti e che, in parole povere, si traduce in un peggioramento della qualità di vita”.

Una prima distinzione va fatta tra malnutrizione primaria, diretta conseguenza di carenza di nutrienti (cibo) in assenza di altre patologie, ma che può favorire la comparsa di patologie (malnutrizione come causa di malattia) e quella secondaria, cioè quella che consegue a una o più condizioni patologiche (malattia come causa di malnutrizione).

Il deficit nutrizionale può essere globale (proteico-energetico) o selettivo per specifici nutrienti: proteine, vitamine, sali minerali, oligoelementi ecc. Le forme di più frequente osservazione sono:

  • la malnutrizione energetica per difetto dell’apporto calorico;
  • la malnutrizione proteica per difetto dell’apporto proteico;
  • la malnutrizione proteico-energetica ovvero l’associazione tra le due precedenti (PEM, protein-energy malnutrition, secondo la terminologia anglosassone).

Generalmente quando la condizione di malnutrizione proteico-energetica è già avanzata, essa è sempre associata a deficit di altri nutrienti (vitamine e minerali).

Le malnutrizioni primarie, dovute a insufficiente apporto di nutrienti con l’alimentazione e storicamente associate a carestie, guerre o calamità naturali, sono di frequente osservate nelle popolazioni economicamente sottosviluppate, specialmente a carico dei bambini nei quali il corrispondente quadro clinico è stato denominato marasma (malnutrizione calorica) e kwashiorkor (malnutrizione proteica). Nelle società “occidentali”, invece, le malnutrizioni primarie sono sporadicamente segnalate in soggetti che, per motivi psicologici, riducono la propria alimentazione (anoressia nervosa), in alcuni anziani in cattive condizioni economiche, negli etilisti cronici e nei tossicodipendenti.

Le malnutrizioni secondarie sono le forme che conseguono a diverse patologie e sono prodotte da meccanismi che:

  • aumentano il bisogno di nutrienti, oppure
  • ne diminuiscono l’assorbimento intestinale, o
  • ne compromettono l’utilizzazione, o
  • ne aumentano le perdite per una più intensa eliminazione.

A questi meccanismi, presenti singolarmente o variamente associati in numerosi processi morbosi, si accompagna quasi sempre una riduzione degli apporti nutrizionali che contribuisce ad aggravare ulteriormente il quadro clinico di questi pazienti.

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