Chiara Valerio

Chiara Valerio è un’acclamata scrittrice, matematica e editor italiana, le cui opere spaziano dalla letteratura alla saggistica, fino al contributo in ambito editoriale e radiotelevisivo. Nata l’8 febbraio 1978 a Scauri (Latina), Chiara si è formata in Matematica presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Premi su “leggi tutto” per un approfondimento sulla sua carriera e vita personale

Biografia e carriera di Chiara Valerio

Nata nel 1978 a Scauri, una località costiera in provincia di Latina, Chiara Valerio è una delle figure più poliedriche e influenti del panorama culturale e letterario italiano contemporaneo.

La formazione accademica di Chiara inizia con un brillante percorso in matematica, culminato con un dottorato in Calcolo delle probabilità presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

Chiara Valerio è autrice di numerosi romanzi e saggi che spaziano dalla narrativa alla critica letteraria e sociale. Tra i suoi titoli più noti si annoverano “Nessuna scuola mi consola” (2009), “La gioia piccola d’esser quasi salvi” (2009), “Almanacco del giorno prima” (2014), e il più recente “La tecnologia è religione” (2023). Questi lavori riflettono il suo interesse per i legami tra vita quotidiana e grandi temi esistenziali, trattati con uno stile che è al contempo accessibile e profondamente riflessivo.

Oltre alla scrittura, Chiara ha una carriera significativa come editor e curatrice. Ha diretto la collana “narrativa.it” dell’editrice Nottetempo, focalizzata sulla promozione di nuovi talenti della letteratura italiana. Lavora anche per Marsilio Editori come responsabile della narrativa italiana, un ruolo che le consente di influenzare significativamente il panorama letterario del Paese.

Chiara Valerio è molto attiva anche nel campo della stampa e del broadcasting. Ha collaborato con importanti testate giornalistiche italiane come “Il Sole 24 ORE” e “L’Unità“, e attualmente scrive per “la Repubblica“, “L’Espresso” e “Vanity Fair“. Nel mondo della radio, Chiara Valerio è una voce nota su Rai Radio 3, dove conduce “L’isola deserta” e cura il programma “Ad alta voce” insieme a Fabiana Carobolante e Lorenzo Pavolini.

Come sceneggiatrice di cinema ha scritto con Nanni Moretti, Valia Santella e Gaia Manzini il soggetto di “Mia madre“, mentre con Gianni Amelio e Alberto Taraglio ha scritto il soggetto de “La tenerezza“.

Chiara Valerio e il rapporto con Michela Murgia

Chiara Valerio ha condiviso un legame profondo e significativo con l’attivista e scrittrice Michela Murgia, evidenziato da una profonda amicizia e da una connessione intellettuale che ha attraversato vari aspetti della loro vita personale e professionale.

La scomparsa di Michela Murgia ha lasciato un vuoto immenso nel cuore di Chiara Valerio, come testimoniato dalle sue toccanti parole durante i funerali dell’amica, dove ha espresso un omaggio che ha commosso il pubblico e si è diffuso ampiamente sui social media.

Durante il funerale, tenutosi nella chiesa degli Artisti in piazza del Popolo, Chiara Valerio ha scelto di parlare di Murgia non al passato, ma al futuro, una scelta retorica che sottolinea la continuità dell’influenza di Murgia sulla società e sulla cultura: “È difficile parlare di lei al passato, così lo farò al futuro” . Chiara ha immaginato dialoghi futuri con Murgia, mantenendo viva la sua presenza attraverso la conversazione immaginaria: “Michela Murgia telefonerà ancora raccontando un fatto e chiedendomi accanitamente ‘che ne facciamo?’, io le risponderò: ‘Quello che facciamo sempre di tutto, Michè: niente‘” .

Chiara ha descritto Michela Murgia come una figura che parla di sé stessa e di “noi tutti come se stessa“, evidenziando come Murgia vedesse la società come un problema personale e collettivo allo stesso tempo: “Spoiler: avrà ragione Michela Murgia anche domani. La società è un problema di ciascuno di noi: in questo consiste il gesto politico di Michela Murgia” .

In un’intervista successiva, Chiara ha continuato a riflettere sull’impatto di Michela Murgia, sottolineando come le parole di Murgia manchino nel contesto politico e sociale attuale: “Quante volte, in questa manciata di mesi appena trascorsi dalla sua morte, ci siamo trovate a pensare quanto manchino le parole di Murgia per interpretare e definire i fatti politici e di cronaca accaduti” . Queste riflessioni mostrano quanto profondamente Chiara senta la perdita di Michela, non solo come amica ma anche come voce critica e necessaria nel dibattito pubblico.

Chiara Valerio continua a portare avanti l’eredità di Michela Murgia attraverso il dialogo pubblico e privato, sottolineando il potere delle storie e delle parole nell’evocare cambiamenti significativi.

Vita personale di Chiara Valerio

Nel tessuto della vita quotidiana di Chiara Valerio, la città di Roma fa da sfondo alle sue giornate, arricchite dalla presenza del suo gatto, Miles. Questa convivenza ha offerto alla scrittrice non solo compagnia, ma anche profonde intuizioni sulla vita e sull’autoascolto. Chiara descrive come Miles l’abbia aiutata a riconnettersi con le esigenze naturali del proprio corpo, una lezione di vita che si estende oltre la semplice cura di un animale domestico.

La scrittrice propone una visione eco-consapevole della vita, suggerendo che una “buona pratica per salvare il pianeta” sia quella di “ritornare indietro. A come eravamo“. Con queste parole, Valerio invita a una riflessione sul nostro stile di vita attuale e sulla possibile necessità di riscoprire modi di vivere più semplici e in armonia con la natura, ispirati dall’istintività e dalla saggezza di un gatto come il suo Miles.

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