37enne candidato democratico alle prossime elezioni americane, Pete Buttigieg, dal 2015 gay dichiarato e dal 2018 sposo di Chasten Glezman, ha salutato la sua South Bend, in Indiana, città che l’ha visto sindaco per otto anni. Nel 2011 la prima elezione con il 74% dei voti, diventando il più giovane sindaco di una città degli Stati Uniti con almeno 100.000 residenti. Nel 2015 la conferma record, con l’80% dei voti raccolti.
Esattamente un anno fa, era il 23 gennaio 2019, Pete ha annunciato la sua discesa in campo per la Casa Bianca, da perfetto sconosciuto, diventando il primo candidato dichiaratamente gay a candidarsi per le elezioni USA. La corsa delle primarie prenderà vita tra un mese esatto, il 3 gennaio, e Buttigieg, lanciatissimo, è incredibilmente il favorito numero uno, sondaggi alla mano. Nell’attesa ha voluto celebrare questi otto anni da primo cittadino, puntando dritto all’attuale inquilino della Casa Bianca. Donald Trump.
Oggi è stato il mio ultimo giorno come sindaco di South Bend. Credo nella mia città, una città che mi ha affidato la sua guida, mi ha sostenuto quando sono partito per servire il nostro Paese e mi ha supportato come persona e come sindaco. Insieme, abbiamo riportato in vita una città che era stata definita “morente” e abbiamo agito per creare nuovi posti di lavoro, opportunità e speranza. C’è altro da fare, ma i progressi che abbiamo ottenuto raccontano la storia di cosa possiamo fare, riunendo le persone attorno a idee audaci. Oggi abbiamo avuto l’opportunità di celebrare il giuramento di un nuovo sindaco e di un nuovo consiglio, e mi unisco a tutta la mia comunità augurando loro ogni successo nel guidare la nostra città. Un nuovo anno porta nuovi inizi, per noi come individui, per le nostre comunità e per il nostro paese. La mia responsabilità di sindaco è terminata, ma inizia la responsabilità del 2020. Quest’anno, decidiamo di sconfiggere questo presidente, guarire una nazione divisa e portarci in una nuova era. Nel 2020, diciamo addio a caos e corruzione. Basta con i sistemi a vantaggio delle aziende anziché delle persone comuni. Basta disfunzione e divisione di Washington. Ne abbiamo abbastanza non solo di Donald Trump, ma del trumpismo in generale. Insieme, agiamo per costruire una nazione a cui tutti apparteniamo.
© Riproduzione RiservataToday was my last day as mayor of South Bend. I believe in my hometown, a city that trusted me to lead, sustained me when I left to serve our country, and supported me as a person as well as a mayor. pic.twitter.com/VhcawEmJsk
— Pete Buttigieg (@PeteButtigieg) January 1, 2020
Auguri , ragazzo! E , per quello che vale , molti qui tifano per te : non per solidarietà irrazionale , ma perché hai bene amministrato e puoi trasferire in più ampio spettro la tua esperienza .