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Posta Svagata: “Lə coinquilinə si sono fidanzatə, e ora io?”

. Ora che sono fidanzatə in casa c'è tutto un altro clima: sembrano avere creato una dimensione tutta loro, ed io non ne faccio più parte. Come si fa?

AM I OK? (2022)
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Ciao, sono un ragazza bisessuale di 27 anni e convivo da oltre quattro con altrə due coinquilin3 meravigliosə che per privacy chiamerò R. e T. Con loro non è solo una semplice convivenza, ma un vera e propria amicizia condivisa: cuciniamo insieme, usciamo spesso nelle stesse comitive di amici, guardiamo film tuttə insieme, ci sosteniamo a vicenda, e confidiamo e apriamo su tutto. Sono diventate per ora un mio porto sicuro e un punto di riferimento grandissimo,  e ad oggi fatico ad immaginare una quotidianità senza di loro. Se non fosse che dallo scorso Ottobre R. e T. si sono messə insieme: da che era solo una cosa successa per caso una notte, hanno cominciato a frequentarsi e passare sempre più tempo insieme, fino a tenermi un po’ fuori. Ora che sono fidanzatə in casa c’è tutto un altro clima: sembrano avere creato una dimensione tutta loro, ed io non ne faccio più parte. Peggio ancora temo che un giorno vorranno spostarsi e andare a convivere insieme, e mi piange il cuore al pensiero. Io vorrei provare a parlargliene, ma mi sento tanto a disagio e un po’ di troppo perché non vorrei rovinare il momento. Cosa posso fare? Come ne esco? Grazie, V.

Cara V, intanto condoglianze.

Posso solo immaginare cosa significa vedere il proprio prezioso nido famigliare saltare in aria all’improvviso.
Il gioco è bello, finché qualcunə non mette le mani nelle mutande a qualcun altrə.  In un mondo ideale, quando le macchine voleranno e la povertà sarà abbattuta, potremo anche permetterci di vivere le relazioni sessuali senza togliere nulla a quelle d’amicizia. Ma oggi, dove le macchine inquinano e la lotta di classe è ancora un problema, rischiamo ancora di diventare scemə appena ci fidanziamo.

Ce lo dicevano pure le migliori amiche del liceo o dell’Università, che sarebbero rimaste al nostro fianco per sempre, finché non si sono fidanzate pure loro e il nostro unico, puro, e bellissimo rapporto è stato usurpato. Mia zia te la trovebbe subito la soluzione: fidanzati pure tu. Ma io non sono mia zia, e so che fidanzarsi non è come fare un ordine su Deliveroo, e magari, in questo momento, nemmeno ti va.
Pare che l’amore romantico sia la soluzione a tutto, quando molto spesso quell’amicizia, così disinteressata e spontanea, priva di orpelli o sovrastrutture d’alcun tipo, è tutto quello che vorremmo.

Ahimè, V, c’è poco da fare: non puoi ammazzarlə e nemmeno intrometterti.
Nel primo caso, andresti in galera. Nel secondo, rischieresti di farlə allontanare ancora di più da te.

Questa, mia cara V, è una di quelle atroci situazioni in cui ti tocca rimboccarti le maniche e riconsiderare una quotidianità diversa da quello a cui ti eri abituata. Lo so, lo so, siete sotto lo stesso tetto, come (ri) condividere quello spazio diversamente rispetto a prima senza sentirsi spaesate? Intanto, proverei a parlarne.

Non con l’obiettivo di farlə separare, ma con l’umile diritto umano di far sapere loro come ti senti: condividere quello che provi, al costo di scomodare un bel po’ di vulnerabilità e non essere più l’amica- coinquilina super cool che non si lamenta mai. Dì che sei felice per loro (non è vero, ma non importa; resterà fra noi) ma la situazione ti destabilizza, e speri che nella piena libertà del loro rapporto, abbiano un po’ di tatto (quindi magari non limonarti in faccia mentre sei in cucina). Far sapere alle persone come ci sentiamo, sopratutto quando vogliamo loro molto bene, non porta automaticamente l’acqua al nostro mulino, ma sicuramente ci fa sentire meno solə e, nell’ipotesi migliore, ascoltatə.

Questo già non è poco, però significa anche ad un certo punto sospendere quel bellissimo (ma simbiotico) rapporto, e provare a riconsiderare una quotidianità dove ə tuə coinquiline non ci sono – o almeno non ci sono più come prima. Una quotidianità dove ritrovi piacere nella tua compagnia, in abitudini che prima non avevi, alcune meno allettanti di altre ma che possono diventare piccoli esperimenti: dei test da provare, mettere in pratica, e cambiare se non ti piacciono più. Quotidianità per risvegliare una curiosità che forse avevi un po’ sospeso, in funzione di quella comfort zone che avevate creato insieme.

Non decidiamo che piega prenderà la nostra vita, e spesso quello che succede non è una decisione, ma una condizione atmosferica a cui dobbiamo adattarci volenti o nolenti. La complicità e l’intesa sono cose che si maturano e coltivano giorno dopo giorno, senza un telecomando o un libretto di istruzioni, e l’idea di perderle e doverle ricotlivare dopo anni di ottimo raccolto non è così invitante. Tuttavia, l’alternativa è far morire la piantagione, e non mi sembra il caso. Una rottura di scatole, sono d’accordo, ma mano mano che la metti in pratica potrebbe appassionarti a tal punto da non voler smettere più: apre le porte a nuove possibilità, nuove persone, compagnie, e rapporti che non avresti pensato possibili.

Ricorda che lə coinquilinə non ti hanno tradita: sono solo cambiatə. Provaci pure tu, magari ti innamori.

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flashcard flicker 28.1.24 - 12:08

Se sono due ragazze, puoi scrivere "coninquiline". Se sono due ragazzi, puoi scrivere "coninquilini". Se non fossi stata sicura, la forma corretta sarebbe stata "coinquilini". Ma mi farebbe strano che da amica, chi ha mandato la mail, non lo sapesse. Non c'e' bisogno di rovesciare le E e tutte ste pippe. Probabilmente la ragazza ha scritto tutto normale, poi i ragazzini qui hanno cambiato un po' di lettere e articoli in qua e in la' per fare un po' i ribelli... Ai tempi miei si facevano altre cose piu' divertenti! Poi conunque si arriva a 16 o 17 anni e ci si stanca di ste cose fatte solo per fare i diversi.

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