Spatriati di Mario Desiati ha vinto il premio Strega 2022, con Einaudi, nel corso di una serata romana segnata da un nubigragio e dalla brillante conduzione Rai di Geppi Cucciari. Classe 1977 di Locorotondo, Desiati si è presentato all’evento con vestito Valentino, scarpe e pochette rainbow, ventaglio rosa e collarino, a cavallo di un romanzo sull’appartenenza e l’accettazione di sé, sulle amicizie tenaci, su una generazione che ha guardato lontano per trovarsi.
Protagonisti due giovani, considerati ‘diversi’. Claudia entra nella vita di Francesco in una mattina di sole, nell’atrio della scuola: è una folgorazione, la nascita di un desiderio tutto nuovo, che è soprattutto desiderio di vita. Cresceranno insieme, bisticciando come l’acqua e il fuoco, divergenti e inquieti. Lei spavalda, capelli rossi e cravatta, sempre in fuga, lui schivo ma bruciato dalla curiosità erotica. Sono due spatriati, irregolari, o semplicemente giovani.
“Spatriati, espatriati, vuol dire fuori dalla patria, intesa come il modo di vivere della maggioranza.”
Mario Desiati – “Spatriati”.
(Servizio di Silvia D’Ortenzi.)📚 Segui la finale del #PremioStrega2022 su #Rai3 e RaiPlay → https://t.co/IjnAzx5aYB pic.twitter.com/IH7l8UxqZR
— Rai3 (@RaiTre) July 7, 2022
In diretta Rai Desiati ha rivendicato l’utilizzo e l’importanza della schwa, da lui messa nel primo capoverso del primo capitolo, sottolineando come “spatriətə, nel dialetto martinese, vuol dire essere irregolare. Nel mio dialetto la schwa indica l’assenza di genere, in tempi di lingua inclusiva, il dialetto lo era da anni“. Tema centrale del romanzo la costruzione dell’identità sessuale, con l’autore del romanzo che si è commosso nel ricordare Cloe Bianco.
“Spatriato è l’ennesima potenza di queer, ci sono molte persone che non vogliono definirsi, in un mondo dove tutti ti chiedono a chi appartieni”. “La pressione sociale esiste in tutti gli ambiti, sul lavoro, in famiglia, in tanti posti dove magari si cerca di essere diversi dagli altri. Senza fare del male a nessuno. In questo Paese 3 settimane fa è morta Cloe Bianco, una professoressa transgender, che voleva essere semplicemente sè stessa. Una persona libera che si è tolta la vita. La pressione sociale è molto pericolosa e bisogna raccontarla”.
Desiati ha voluto dedicare il premio agli scrittori pugliesi e a Mariateresa Di Lascia, premio Strega nel 1995, pochi mesi dopo la sua morte.
«Spatriati» di Mario Desiati è il libro vincitore della LXXVI edizione del #PremioStrega pic.twitter.com/FmmVl2j6bQ
— PremioStrega (@PremioStrega) July 7, 2022
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