Storie di fughe e di ritorni, di sorrisi e di lividi, di lutti e passioni. Storie dall’Italia e dal mondo, dall’Argentina e da Napoli, da Londra e dal fiume, dal Mediterraneo e dalla Francia. Storie del passato, storie del futuro, storie di oggi e di ogni tempo. Il 2023 ci ha tolto tanto, tantissimo, ma ci ha regalato ottime storie da scoprire e riscoprire. Mentre il Natale si affaccenda verso le nostre porte, ecco 20 libri che dovreste leggere o regalare.
1) Polveri sottili, Gianluca Nativo, Mondadori
Da Napoli a Londra, da Londra a Milano: nel suo secondo romanzo, Gianluca Nativo mostra il volto di un amore costretto alle fughe e agli inseguimenti, ai richiami e alla determinazione. Eugenio e Michelangelo, giovani e vicendevolmente innamorati, cercano di costruire una propria stabilità relazionale di fronte al vorticare del presente che li spinge a cercarsi, come individui, in questa città o in quell’altra. Polveri sottili è una storia dalla voce matura, che racconta i giorni fragili e le frenesie, la fretta, la fiducia e la fame di futuro. Per chi vive il presente, rimpiangendo il Novecento.
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2) Sono una pazza a volere te, Camila Sosa Villada, Sur
Dopo il successo mondiale de Le cattive, la scrittrice trans argentina torna in libreria con una raccolta di racconti camp e durissimi, che ribadiscono la visione dell’autrice e spostano i margini verso il centro, fanno dei margini il centro, e intanto fanno ridere e intanto fanno piangere. A tratti iper-realistiche e a tratti speculative, queste storie raccontano gli ultimi degli ultimi e ci consegnano una delle voci più interessanti della letteratura mondiale. Per chi ama Billie Holiday, il realismo magico e le parrucchiere: Sono una pazza a volere te.
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3) Tre ciotole, Michela Murgia, Mondadori
Ci sono molti motivi per guardare al 2023 con rabbia e scoramento; uno di questi è la scomparsa – ingiusta e prematura – di una delle più importanti intellettuali del nostro tempo, Michela Murgia. La sua morte, con la quale ancora non abbiamo fatto i conti, ha lasciato un vuoto che sarà sempre difficile da colmare. Oggi più che mai, di fronte alle barbarie delle ultime settimane, servirebbe la sua voce, servirebbero il suo acume e le sue parole. Tre ciotole è il suo lascito, un vademecum narrativo per un anno di crisi. Io direi, per ogni crisi. Leggiamolo. Per tuttə.
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4) Con i denti, Kristen Arnett, Bollati Boringhieri
Contro la cieca romanticizzazione delle famiglie arcobaleno, Con i denti di Kristen Arnett è un romanzo acutissimo e ambizioso, forse addirittura troppo ambizioso per il pubblico italiano. Una storia affilata che illumina, anche se a intermittenza, le crepe che si celano dietro la supposta perfezione di ogni famiglia occidentale e conduce il dibattito intorno ai temi della parentela queer un po’ più in là. Anche avere il diritto di essere disfunzionali non può essere dato per scontato nei nuclei omogenitoriali. Per chi non si accontenta.
5) Box Hill, Adam Mars-Jones, Orville Press
Dalla costola di Adelphi, lo scorso febbraio è nata Orville Press, una casa editrice dalla vocazione estremamente letteraria, sorta da una visione di Matteo Codignola e appartenente al marchio Garzanti. Tra i primi libri pubblicati – solo quattro, attentissimi, in tutto l’anno – anche Box Hill di Adam Mars-Jones, il racconto molto (molto!) esplicito del rapporto vorticoso e abusante tra il protagonista, appena maggiorenne, e un motociclista molto più grande di lui. Sullo sfondo degli anni Settanta, a Box Hill, nel Surrey, una storia che ci ricorda come essere queer significhi essere sempre rivoltosə. Per chi ama Jean Genet e Alan Bennett.
6) Uvaspina, Monica Acito, Bompiani
Trascina e travolge, la lingua di Monica Acito in questo romanzo che suona più o meno come una tammurriata o un coro delle lavandaie del Vomero, come uno dei pezzi migliori di Enzo Avitabile e come un brano corsaro di Teresa De Sio. Uvaspina è il soprannome del protagonista di questa storia, un femminiello in età puberale, che scopre l’amore tra i vicoli di fronte al mare e sugli scogli. Una storia grottesca e magmatica, che porta all’estremo le nevrosi tipiche di ogni famiglia e, così, racconta Napoli e il mondo, le processioni e i primi orgasmi, i lutti, i rosari e le menzogne, gli isterismi, i rancori e il folklore. È già un cult. Per chi vuole vorticare.
7) Tutti i nomi di Ercole, Walter Siti, Rizzoli
L’immaginario è il solito, quello classico a cui ci ha abituatə Walter Siti: quello fatto di ossessioni e di maschi ipertrofici, di corpi che si vendono e illusioni che si comprano. Anche la lingua è coerente a quella cui l’autore ci ha abituatə: un idioma sempre coltissimo e stratificato, che parla a tuttə, su più livelli. Tutti i nomi di Ercole è una raccolta di racconti – inediti e già pubblicati – che parlano di ego e carne maschile, di erotismo e desiderio. Ercole, come Adamo, è il primo uomo, è l’emblema di un certo tipo di maschio. Ercole è passato di qui. Per chi ama i racconti.
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8) Sotto gli alberi di Udala, Chinelo Okparanta, E/O
Se n’è parlato poco, troppo poco, di questo romanzo impercettibilmente lungo: Sotto gli alberi di Udala mette le sue radici nella Nigeria dell’Ottocento e racconta la storia di due ragazze che si amano e non possono amarsi. Una tragica epopea che racconta cos’è stato di noi e cos’è ancora di noi, qui e altrove. Cos’è, cosa è stato e cosa sarà delle nostre vite e dei nostri corpi, dei nostri amori e della nostra rabbia? Una storia senza tempo. Per chi ama leggere di ragazze che si amano, oggi come ieri.
9) Baba, Mohamed Maalel, Accento Edizioni
Padre tunisino e madre italiana, pugliese: Ahmed, il protagonista di Baba dietro cui si scorge in controluce il profilo dell’autore Mohamed Maalel, cresce tra due culture diverse. Solo diventando più grande, attraversando i riti di iniziazione alla maschilità tipici del patrimonio paterno e viaggiando, il giovane riuscirà a guardare indietro e a osservarsi, maschio, nell’intercapedine etnica. Apolide e cittadino del mondo, omosessuale e figlio prediletto, bambino e adulto nostalgico: Baba è una canzone d’amore e di ferocia che soffia sul Mediterraneo. Per chi guarda oltre.
10) Detransition, Baby, Torrey Peters, Mondadori
Transizioni e detransizioni, maternità, gravidanze e ripensamenti: il chiacchieratissimo Detransition, Baby prende il suo avvio da un insolito triangolo amoroso, che spariglia tutte le carte in tavola e riscrive anche la più rivoluzionaria delle idee sulla famiglia. Un testo che più che raccontare l’oggi, forse racconta il domani, un domani che vorremo auspicarci. Per chi ha amato Sex and The City anche se oggi lo rinnega.
11) Metodo per diventare un altro, Édouard Louis, La Nave di Teseo
Come fare per prendersi la propria rivincita su un passato che ci ha rovinatə? È possibile? E se sì, con quali mezzi? Sono queste le domande che soggiacciono alla scrittura dell’ultimo lavoro di Édouard Louis, uno tra i più importanti autori della letteratura – non solo francese – mondiale. A dieci anni dal suo folgorante esordio, con Metodo per diventare un altro lo scrittore torna, a partire dalla propria biografia, a occuparsi dei temi dell’esclusione, della violenza e della povertà. Qui l’istanza individuale si fa racconto universale e Louis dimostra ancora una volta di essere il più capace a raccontare i lividi della disparità di classe. Per chi legge storie di lotta e libertà.
12) I ragazzi addormentati, Anthony Passeron, Guanda
Con un endorsement di Annie Ernaux, Anthony Passeron giunge in libreria raccontando la propria storia e quella di suo zio, Desiré, uomo misterioso, morto quando lui era un bambino. I ragazzi addormentati è un’indagine in quella selva ambigua e buia che è il nostro passato personale, famigliare e collettivo. Un lungo flashback che si interrompe al cospetto degli anni Ottanta, quando la Francia e il mondo intero sono lasciati privi di strumenti utili ad affrontare l’epidemia da HIV. Per lettorə coraggiosə, per palati raffinati.
13) L’amore al fiume, Ezio Sinigaglia, Wojtek
Un’altra raccolta di racconti, questa volta una silloge aperta, vale a dire una collezione di storie separate ma dialoganti, iperconnesse. In un campo militare, dimenticato tra i boschi, questi giovani bersaglieri si interrogano sulle traiettorie del proprio desiderio: spesso le perseguono e le percorrono e spesso no, spesso si schiantano e spesso, invece, cadono morbidi. Desideri delle bocche e degli stomaci oppure pruriti della mente, istinti di tenerezza: L’amore al fiume conferma il talento di Sinigaglia e spinge a chiedersi che senso abbia l’amore se, intanto, si mette in scena la guerra. Per chi vuole scoprire un autore con la A maiuscola.
14) Affamata, Melissa Broder, NN Editore
Rachel controlla ogni boccone che ingerisce: conta tutte le calorie e calcola meticolosamente come smaltirle. Il suo rapporto con il corpo – vien da sé – è rigido ai limiti della castrazione e affannoso. Sarà l’incontro con Miriam, la nuova cameriera del suo yogurt bar preferito in tutta Los Angeles, a costringerla a sbrodolare, a perdere il controllare e a riscoprire il desiderio di sé e del piatto. Affamata di Melissa Broder racconta una storia d’amore che mescola la fame alla religione, il discorso psicanalitico a quello famigliare. Un romanzo ironico e disturbante per chi vuole lasciare andare tutto.
15) Autoritratto newyorkese, Maurizio Fiorino, E/O
Due giovani in cerca di sé sotto il cielo di una New York cannibale: Autoritratto newyorkese è il romanzo più smaccato di Maurizio Fiorino, una confessione a perdifiato che porta a chiedersi cosa significhi essere liberi in vita e, soprattutto, quale sia il senso dell’amare di un amore totale, di un sentimento che chiama in causa il corpo, i nervi, il cuore. Per chi ama le storie sincere.
16) L’uomo sposato, Edmund White, Playground Libri
La tetralogia parigina di Edmund White, uno dei più bravi tra i viventi, è giunta al termine. Qui in particolare stato di grazia, White racconta l’attrazione tra un uomo adulto e ragazzo più giovane registrandone ogni gesto e ogni silenzio. Gesti e silenzi che, spesso, si sostituiscono alle parole e usano le parole come strumento per raccontarsi. Una storia di incertezze ed esitazioni, di specchi e rispecchiamenti. Per chi ama le scritture eleganti.
17) Il gesuita, Franco Buffoni, FVE Editori
Il ritorno in libreria di uno scrittore svelto e raffinato. Il gesuita è un romanzo di formazione ambientato nel gallaratese degli anni Sessanta, dove il giovane Franco battaglia con sé stesso e il mondo nella speranza di comprendersi e di farsi comprendere. Una storia commovente, al tempo stesso tragica e lieta, che narra la presa di coscienza e le auto-censure, le mistificazioni di sé, le resistenze del mondo, l’amicizia, il corpo e la fede. Per chi al cinema ha amato Il signore delle formiche.
18) Perché sono da sempre un corso d’acqua, Kim de l’Horizon, Il Saggiatore
Coraggioso e biforcuto, Perché sono da sempre un corso d’acqua è il romanzo di Kim de l’Horizon, la prima persona non-binary ad aggiudicarsi il Premio del Libro tedesco e quello svizzero. Un testo vertiginoso, che sperimenta con le sillabe e i significanti per destrutturare la narrazione sciovinista e denunciare i patriarchi di ogni tempo. Una riflessione squisitamente cervellotica sui generi e i ruoli che ci vengono imposti. Per chi rifugge ogni categorizzazione.
19) Orlando, Virginia Woolf, Neri Pozza
A ottant’anni dalla prima pubblicazione italiana, il classico di Virginia Woolf torna in libreria in due nuove edizioni: la prima, con la traduzione di Nadia Fusini, curata da Neri Pozza; la seconda, con la traduzione di Sara Sullam, per Mondadori. Orlando, uno dei testi al tempo stesso più complessi e popolari della scrittrice inglese, è una lunga epistola, la più lunga lettera d’amore della storia, indirizzata a Vita Sackville West. Per chi ama i classici.
20) La vita di chi resta, Matteo B. Bianchi, Mondadori
In La vita di chi resta, Matteo B. Bianchi si affida alla sua biografia per raccontare cosa succede a chi sopravvive al suicidio della persona amata. Un romanzo che procede per frammenti e, senza mai cedere alle pruderie della morbosità, punta al cuore della questione e configura una costellazione di narrazioni della sopravvivenza. Imperdibile. Per chi vuole commuoversi.
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