A volte le persone desiderano mostrare il loro lato fetish, per ogni sorta di motivo. Li fa sentire sexy. Il loro modo di apparire attira le persone che la pensano allo stesso modo. Devono andare ad una festa e vogliono sembrare pronti a far di tutto. O solo perché è il momento giusto per mettersi un po’ di abbigliamento fetish. E il materiale fetish più conosciuto è, senza dubbio, la pelle, preferibilmente nera come la notte.
Per alcuni, apprezzare la pelle è davvero feticistico; si eccitano sessualmente guardandola, toccandola, annusandola. Per altri, la vera attrazione sta in ciò che la pelle nera tradizionalmente simboleggia: il sesso perverso, basato sui giochi di potere. Questi due gruppi non sono affatto esclusivi l’uno rispetto all’altro, ma ci possono persone che hanno atteggiamenti fluttuanti dall’uno all’altro. Alcuni amanti del sesso inusuale vedono la fiducia dei rappresentanti della vecchia guardia sadomaso tradizionalista nella uniforme in pelle come soffocante e forse un po’ stupida. Allo stesso tempo, alcuni della vecchia guardia disdegnano gli uomini che si vestono di leather ma fanno sesso all’acqua di rose. Questi inseguitori delle mode, canzonando, pensano che “S/M” stia per “Scheccante Modello”. Il resto, che non partecipa al dibattito, si chiede perché bisogna fare tanto casino.
La pelle nera ha un sacco di connotazioni sessuali: l’istinto alla ribellione, la rozzezza mascolina, la nostra natura animale. Ci sono anche donne che vestono di pelle, ma i leathermen continuano a vedere questo abbigliamento come ipermascolino. La pelle di alcuni è perfetta, pulita e ordinata, mentre quelli che seguono una mistica da motociclista amano che la loro “pelle” sia comoda e vissuta. In ogni caso, la pelle ha un significato quasi mistico per molti, cioè per quella tribù che alcuni chiamano “aborigeni urbani”.
Sembra sia passato tanto tempo da quando il compianto Marlon Brando ha recitato ne “Il selvaggio”. Le giacche di pelle nera da motociclista, ora indossate da una grande varietà di gente, hanno perso gran parte del loro potere simbolico, ma i leathermen ancora le amano.
Molti di loro hanno anche un gilet di pelle particolarmente caro, spesso decorato con toppe e spille del gruppo di biker cui appartengono, o dei locali sadomaso che frequentano, o dei bar o delle feste dove si sono divertiti. Aggiungete dei pantaloni di pelle, stivali, e un cappello da motociclista e in un attimo avrete il modello del vero e proprio look alla Tom of Finland. Può sembrare un cliché, ma per molti è il cliché che simboleggia la mascolinità pronta e rozza e il sesso più duro.
Altri abiti di pelle sfoggiano in maniera più diretta il loro carico sessuale.
I chaps sono in particolare i preferiti. Ingabbiano strette le gambe in una forma di pelle, ma lasciano le aree cruciali per il sesso del pacco e del sedere ben in vista. Un top può indossare i suoi chaps sopra i jeans, o, se si trova in un party speciale o a un evento leather, sopra un sospensorio in pelle nera, magari reso brillante da qualche borchia di metallo lucente. I bottom, invece, sono spesso nudi sotto i chaps, con i genitali e il culo accessibile e in vista.
Le bardature dei leathermen sono sempre più popolari. Strisce di cuoio sopra le spalle e incrociate sul petto, o una singola cinghia che corre sul torso, di norma ancorata con un cockring sul pacco. Borchiati o semplici, i finimenti sono relativamente poco cari, e in misura unica. Sono versatili: quella forma a V che slancia il torso parla dell’attitudine attiva di un maschio, mentre i suoi sottointesi connessi con il bondage – l’abitudine a venir legati durante il sesso – li rende adatti a che preferisce essere sottomesso.
Altre opzioni di abbigliamento in pelle sono: pantaloncini leather, magliette, sospensori, e tutto quello che potete immaginare. E il potere della pelle nera è tale che molti giocattoli S/M, come le fruste, legacci, e altra roba atta a legare, sono quasi sempre realizzati in pelle nera. Anche rossa o blu può sottolineare il nero, in alcuni casi, ma sfoggiare una frusta coloratissima e poco convenzionale può essere visto in certi ambienti come strano e lievemente sovversivo. E poi ci sono sempre i collari di pelle nera, che indicano sottomissione: poche visioni sono più eccitanti per un master che vedere il suo schiavo pronto, col collare e il guinzaglio.
Insomma, la pelle non è solo roba da cowboy: è uno stile di vita.
di Simon Shephard – Gay.com UK
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