Il Comune di Cosenza non patrocinerà il Gay Pride: “No all’ostentazione”

"Non vogliamo mancare di rispetto ai nostri amici gay che hanno espresso perplessità sul Pride".

Il Comune di Cosenza non patrocinerà il Gay Pride: "No all'ostentazione" - cosenza - Gay.it
2 min. di lettura

L’amministrazione comunale di Cosenza non patrocinerà il Gay Pride in programma per il primo luglio in città: la volontà del sindaco, Mario Occhiuto, è stata annunciata ieri in un comunicato stampa.

Abbiamo sempre sostenuto nei fatti le battaglie contro le discriminazioni sull’orientamento sessuale promuovendo iniziative nelle scuole, attivando progetti mirati al rispetto dell’identità di genere e all’educazione sentimentale e consegnando all’Arcigay di Cosenza dei locali all’interno della Casa delle Culture perché ne facessero la loro sede di incontro, di discussione e di partecipazione. Siamo sostenitori della cultura della tolleranza e della non discriminazione. Continuiamo a ritenere che il consolidamento di una cultura non-sessista passi attraverso il rispetto del vissuto di appartenenza ad un genere o all’altro, o ad entrambi”.

Fino a qui sembrerebbe il classico discorso di un’amministrazione che ha scelto di patrocinare un evento come il Pride, ma poi il tono del comunicato cambia: si parla di spettacolarizzazione sessuale, di ostentazione e di modalità stereotipate e conformistiche.

Non ci convince però la spettacolarizzazione della preferenza sessuale spesso ostentata attraverso modalità stereotipate e conformistiche. Il nostro Gay Pride ricorre 365 giorni all’anno. Per questi motivi e soprattutto per rispetto alle perplessità rappresentateci, in tal senso, da gran parte dei tanti amici gay che vivono con serenità la propria quotidianità sessuale in una città aperta e tollerante quale è Cosenza, preferiamo come Ente Locale non patrocinare l’iniziativa del Gay Pride“.

Il Comune di Cosenza non patrocinerà il Gay Pride: "No all'ostentazione" - gay pride cosenza 2 - Gay.it

Il Pride non sarebbe quindi in grado di superare i luoghi comuni e le consuetudini: da qui la scelta di non patrocinarlo. Perché a Cosenza i diritti della comunità LGBT sono tutelati a prescindere: “Cosenza è una città laboratorio di innovazione, non di conservazione. Per noi e per la comunità cosentina è naturale concepire la coesistenza di persone che sono uguali in ogni loro sfaccettatura“.

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La nota si chiude con un messaggio di distensione e con l’invito a presentare nuovi progetti che promuovano i concetti di tolleranza e di lotta ad ogni discriminazione: “Diamo il benvenuto agli amici gay e restiamo disponibili per condividere e patrocinare altri eventi”.

Proprio tre giorni fa noi di Gay.it avevamo segnalato i primi eventi in programma nell’ambito di P.R.I.D.E.C.S., primo Pride nella storia di Cosenza e quarto nella storia della Calabria. Un Pride che, al netto di una madrina d’eccezione come Monica Cirinnà, non parte con il piede giusto.

https://www.gay.it/attualita/news/140207

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Franco Schinosa 13.5.17 - 11:41

perchè non si autofinanziano ?

    Avatar
    Jezekael 13.5.17 - 12:48

    guarda che patrocinare non significa finanziare. Conosci l'Italiano e la differenza tra i due termini? A giudicare dalla cazzata che hai scritto.... probabilmente no.

    Avatar
    Luigi C 14.5.17 - 9:24

    Patrocinio significa solo che c'è la presenza della " comunità'" , della Città come istituzione non certo il contributo economico.

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Giovanni Di Colere 13.5.17 - 9:48

Amici? Ma chi ti conosce? Ma de che? Se tutti quelli che dicono di avere molti amici gay e agiscono in modo omofobo fossero credibili, al mondo ci sarebbero più gay che fili d'erba.

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Jezekael 13.5.17 - 7:11

Poverini, magari non hanno trovato il tempo perchè erano troppo impegnati a patrocinare qualche processione di statue con tanto di omaggio alle case dei boss.

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