NICOLOSI (CATANIA) – Aveva una relazione con la fidanzata di una di loro. E’ stata questa la colpa di una 18/enne che due donne omosessuali di Catania, Rita e Maria, entrambe di 29 anni, hanno tentato di uccidere dopo averla sequestrata e seviziata, con scene da Arancia Meccanica. La vittima è però riuscita a fuggire e a dare l’allarme ai carabinieri che, successivamente, hanno arrestato le due amanti.
E’ accaduto ieri, nella pineta di Nicolosi, a poche decine di chilometri dal Rifugio Sapienza, teatro dell’eruzione dell’ Etna. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Rita e Maria avevano da tempo una relazione sentimentale. Maria, però, aveva anche un’altra relazione, accettata dall’amica. Ma la seconda fidanzata della donna aveva a sua volta anche una storia con una 18/enne. Quest’ultimo episodio ha fatto ingelosire Maria, che ha deciso così di dare una dura lezione alla rivale.
Maria e Rita hanno sequestrato la 18/enne e l’hanno portata nella casa di Nicolosi di una delle due, che si trasforma in un centro delle torture. Lì la giovane è stata legata e le è stretto al collo un cavo d’ acciaio. Poi con una batteria le sono state inviate delle scariche elettriche, tramortendola. Intanto le è stato messo in testa un sacchetto di plastica. Infine è stata condotta nella vicina pineta e legata ad un albero con una sciarpa. Mentre le gettavano addosso dell’ alcol etilico, la diciottenne è riuscita a fuggire e a trovare rifugio in una villetta della zona, i cui abitanti le hanno prestato subito soccorso e chiamato i carabinieri.
I militari hanno ricostruito l’ accaduto e fermato le due donne con l’ accusa di sequestro di persona e tentativo di omicidio.
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