Per sei mesi, fino a maggio scorso, Don Livio Fanzaga non ha potuto prestare la propria voce a Radio Maria perché sospeso dall’Ordine dei Giornalisti dopo aver espresso alcune pesanti opinioni nei confronti della senatrice Monica Cirinnà.
Una notizia che è venuta alla luce solo pochi giorni fa, a sospensione già conclusa, che ha suscitato le inevitabili polemiche.
Se quotidiani come Libero si sono schierati in difesa di Don Livio parlando di ‘attentato alla libertà di opinione‘, la Cirinnà, offesa dalle parole del sacerdote che aveva citato il capitolo diciassette dell’Apocalisse nel ricordarle l’arrivo prossimo dei suoi funerali, ha invitato il parroco in Senato per un pubblico dibattito sui temi delle unioni gay. Ma Don Livio, come confessato a Famiglia Cristiana, non ci sarà.
«Ho già risposto al gentile invito della senatrice che sono oberato di lavoro. In ogni caso tengo sempre presente la distinzione fra le idee, che possono essere diverse, e le persone che vanno rispettate qualunque sia il loro “credo”».
Padre Livio ha quindi rifiutato l’invito della senatrice, sottolineando inoltre come nel dibattito pubblico italiano ci sia una sorta di “accanimento” nei confronti dei cattolici che esprimono legittimamente le loro opinioni.
«Ci sono sicuramente forme diffuse di intolleranza. Il problema però non è questo. Il problema è il poco coraggio di noi cattolici nel testimoniare la fede».
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Intolleranza verso i cattolici ? Dove ? E se anche fosse si ponessero delle domande sul perche... Semmai continua ad esserci intolleranza verso i GAY.
Alcuni pensano che la libertà di opinione significhi poter dire quello che si vuole. Questo signore è solo un fanatico, indegno come persona e come credente.