Una lunga intervista a 360° quella che si è concessa Ricky Martin a GQ, con rivelazioni curiose e inattese da parte della popstar portoricana. Chiunque segua il cantante sui social sa quanto l’ex giudice di Amici di Maria stuzzichi i propri follower con immagini dei propri piedi. Realtà tutt’altro che casuale, ha sottolineato Ricky, dichiaratamente feticista.
“Adoro i piedi”. “Ho una fissa per i piedi. Adoro i massaggi ai piedi e li bacerei come un matto per ore. Nessuno si è mai lamentato! Ma tutti abbiamo un feticismo. C’è chi lo ha per le ascelle. Parliamone. Permettimi di mettere mi piace a questo commento che dice: ‘Mi piacciono i tuoi piedi’. Ho dei fan che possono disegnare i miei piedi come un’opera d’arte. Mi scrivono: ‘Ricky, riconosco i tuoi piedi a un miglio di distanza’”.
Un vero e proprio orgoglio per Martin, dichiaratamente gay dal 2010, dopo aver a lungo nascosto la propria omosessualità. Nel 1999, anno del trionfo ai Grammy, Ricky si concesse una performance ad alto tasso erotico, con quei pantaloni in pelle passati alla storia. “Quella notte attivai tutto”. “La potenza dei fianchi. Quei pantaloni di pelle, amico. Ero testosteronico e questo innescava fantasie”. Ma già all’epoca, almeno in famiglia, Ricky era assolutamente consapevole del proprio orientamento sessuale, tanto da scappare da giovanissimo con un ragazzo.
“Avevamo 20 anni”. “Gli ho detto che avrei lasciato tutto. Andiamo in Europa e basta. Non mi interessava la carriera. Mi disse: “Il tuo percorso è evidente. Vedo il tuo futuro. Ti amo, ma non possiamo’”.
E una volta che la sua musica è arrivata al pubblico di lingua inglese, il suo team gli ha fortemente consigliato di non rivelare la propria verità. Oggi Martin ammette che fare coming out nel 1999 avrebbe ostacolato la sua carriera.
“Non credo che il successo sarebbe stato lo stesso”. “C’è una forza che stava arrivando con un forte odio.”
Quando Barbara Walters gli chiese del suo orientamento sessuale in un’intervista del 2000, Martin si sentì “violato”.
“Quell’intervista diede il permesso a ogni giornalista di chiedere: ‘Sei gay?’. Io risposi: ‘Non voglio parlare di questo. Non so se sia omofobia interiorizzata, ma non era il mio momento”.
Un momento che ha preso forma nel 2010, con il coming out pubblico. “Non voglio sensi di colpa o di vergogna”, disse Ricky. “Perché solo se indossassi le mie scarpe sapresti cosa ho passato”. “Non c’è luce nell’armadio. Ogni volta che vedo un adolescente fare coming out, penso: “Sei così fortunato, perché non dovrai più affrontare tutto questo”.
Recentemente single da quando ha divorziato da Jwan Yosef, Martin è pronto per il suo prossimo capitolo. Anche se non utilizza app come Tinder o Grindr, secondo GQ, “si diverte a incontrare ragazzi alle feste“. E dopo aver ricevuto una nomination agli Emmy per il suo ruolo in L’assassinio di Gianni Versace: American Crime Story, Martin tornerà a breve in tv con la nuova serie Apple TV+ Palm Royale, in cui interpreterà un dipendente di un country club.
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