“Gentili Signore e Signori, oggi vi scrivo per un motivo molto personale per me: a partire da oggi mi dimetto dalla Chiesa Evangelica Luterana”. Inizia così la lettera di una donna di 84 anni che ha deciso di non identificarsi più in quella Chiesa che l’ha ferita. A spingerla a “sbattezzarsi” sono state le parole di un pastore della comunità vicina che ha definito l’omosessualità come “un peccato” contro la volontà di Dio.
“Far riferimento agli omosessuali come peccatori e proporre una “cura” è irresponsabile”, soprattutto se si pensa ai più giovani e, in questo caso, ai due amati nipoti: entrambi gay.
“La lettera è stata un’idea della nonna – ha raccontato uno di questi, il 27enne Kim – Era così arrabbiata che non era riuscita a dormire tutta la notte. Quindi si è seduta e ha scritto la lettera a mano, io l’ho digitata in un secondo momento. Quindi martedì è andata in municipio e si è ufficialmente dimessa dalla chiesa”.
La lettera della nonnina è stata poi pubblicata su Facebook dove è presto divenuta virale.
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