Il mondo del teatro, del cinema, della musica, il mondo intero piange Stephen Joshua Sondheim, leggenda di Broadway deceduto all’età di 91 anni. Tra i dei più importanti autori del musical moderno, Sondheim scrisse i testi di West Side Story che non aveva ancora 30 anni. Venne assunto a 25 anni appena, contribuendo alla realizzazione di un capolavoro.
Da allora non si è più fermato, riscrivendo il musical moderno e realizzando classici come Gypsy, Sweeney Todd, Into The Woods, Sunday in the Park with George, Follies, Company, Pacific Overtures, vincendo 8 Tony Awards, 9 Grammy, un Premio Pulitzer per la drammaturgia e 15 Drama Desk Award. Nel 1993 Kennedy Center Honors e nel 2015 Medaglia Presidenziale della Libertà per volere di Barack Obama, Sondheim vinse l’Oscar nel 1991 grazie a Sooner or Later, brano portante di Dick Tracy cantato da Madonna. Nel corso di una carriera infinita ha composto colonne sonore cinematografiche anche per Gigi, Reds e Piume di struzzo.
Dichiaratamente gay dagli anni ’70, Sondheim ha per la prima volta convissuto con un uomo solo a partire dagli anni ’90, al fianco del drammaturgo Peter Jones, a Manhattan. Precedentemente era stato sentimentalmente coinvolto con Anthony Perkins, leggendario Psycho cinematografico. Nel 2017, dopo 13 anni d’amore, ha sposato Jeff Romley, di quarantotto anni più giovane. La morte è sopraggiunta improvvisamente nella sua casa di Roxbury, in Connecticut, dove Stephen aveva appena festeggiato la Festa del Ringraziamento con alcuni amici.
Sondheim ci lascia a poche settimane dal ritorno al cinema del ‘suo’ West Side Story, diretto da Steven Spielberg dopo i 10 Oscar vinti nel 1961 dal musical di Jerome Robbins e Robert Wise. Uno dei brani portanti di Follies, “I’m still here“, è diventato negli anni ’80 un vero è proprio inno gay, segno di resilienza dinanzi alla pandemia di AIDS. Ad omaggiarlo, recentemente, Patti Lupone in Pose.
La sua grandezza era stata appena celebrata in Tick, Tick… Boom! di Lin-Manuel Miranda, splendido musical Netflix in cui Andrew Garfield indossa gli abiti di Jonathan Larson, padre di Rent. Ad interpretare Sondheim nella pellicola, in attesa di un biopic ad hoc che lo celebri degnamente, Bradley Whitford.
Tra le prime celebrity a piangere Sondheim sui social è stata Barbra Streisand, con queste parole: “Grazie a Dio Sondheim ha vissuto fino a 91 anni, così ha avuto il tempo di scrivere musica così meravigliosa e testi FANTASTICI! Possa riposare in pace”.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.