La polemica sul titolo di Libero “Calano PIL e fatturato, aumentano i gay” sta scemando sempre più. Ma anche Luciana Litizzetto, nel corso della trasmissione di Fabio Fazio “Che Tempo che Fa” ha voluto tirare fuori l’argomento, sempre con la sua naturale ironia. Distesa sulla scrivania, come suo solito, ha iniziato spiegando “Poi hanno aggiunto [all’articolo, ndr] ‘C’è poco da stare allegri’ ed è proprio quello che ho pensato io leggendo quel titolo. Essendo Libero è già andata bene. Per loro poteva anche essere ‘Ai gay non piace il Pil’ o ‘I gay le entrate le vogliono tutte loro. Adesso aspetto Povia con una nuova canzone Luca era gay e abbassava il Pil“.
E continua, ironizzando: “Se aumentano i Cecchi Paone e i Tiziani Ferri o i Dolce e Gabbana (che non fanno cavolate con la Cina), per noi è solo un beneficio. A questo punto io esporterei i gay. Guarda che con un solo Malgioglio all’estero noi sistemiamo il deficit dell’Italia“. Infine, ha voluto consigliare qualche titolo da prima pagina per le prossime uscite del quotidiano.
“Allarme polveri sottili a Milano, ma è pieno di lesbiche”
I titoli di @lucianinalitti suggeriti a Libero #CheTempoCheFa pic.twitter.com/EszNRDkENu
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) 27 gennaio 2019
Platinette invece difende Libero
Secondo la drag queen italiana, il titolo di Libero non era omofobo e per nulla offensivo. “l titolo non mi è piaciuto ma, per dirla come Adrian, francamente me ne infischio. La tutela dei diritti degli omosessuali è sacrosanta però deve accompagnarsi alla capacità di essere obiettivi e alla determinazione di non voler fare le vittime a tutti i costi” ha spiegato Maurizio Coruzzi. Uno scherzo provocatorio, secondo Platinette. Difende a spada tratta Libero, spiegando che bisogna saper ironizzare. In un mondo tutto suo, alla fine afferma che il titolo non ha contribuito a fomentare l’omofobia in Italia, anche perché i gay non sarebbero discriminati, e lo si vede anche dalla tv, che sarebbe innamorata dei gay e lo si nota dal fatto che compaiono in tutte le trasmissioni.
Alla fine però, sembra tornare in sé, precisando con una piccola critica: “in fondo è vero, i gay aumentano di numero e di potere, ma c’era un modo più elegante per dirlo. In questo dovete imparare dalla sinistra, che ha più classe e sfumature e perciò riesce a essere violenta e razzista senza destare scandalo“.
E i 5s: “Serve una legge contro l’omofobia”
E’ l’opinione di Silvia Piccinini, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Emilia Romagna. Proprio in regione, in questi giorni inizierà l’iter per una legge contro l’omo-transfobia. I fatti di Ravenna e il titolo di Libero sono le prove che una legge contro questi attacchi è necessaria, secondo l’esponente grillina. Per la quale si tratta di “una legge che il Pd, nonostante i tanti proclami, continua a faticare a portare avanti, viste le evidenti spaccature interne“.
Ma a traslare questa proposta in Parlamento a Roma sembra un po’ più difficile. Senza tante previsioni, arriverebbe un secco “no” dall’altro partito al governo, e la questione si chiuderebbe in qualche ora.
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