70enne cardinale tedesco, nonché ex prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede, Gerhard Ludwig Müller, ha incredibilmente scaricato sulla comunità omosessuale le responsabilità della pedofilia nella Chiesa cattolica.
Intervistato da LifeSite sullo scandalo del cardinale Theodore McCarrick, che si è dimesso nel luglio 2018 dopo essere stato accusato di aver abusato sessualmente di giovani ragazzi, Müller ha di fatto paragonato l’omosessualità ad un abuso sessuale.
«Che il cardinale McCarrick, insieme al suo clan e alla rete di omosessuali, attraverso un comportamento sullo stile della mafia abbia potuto provocare questo disastro nella Chiesa, è legato alla sottovalutazione della depravazione morale costituita dagli atti omosessuali tra adulti». «Una parte della crisi è proprio quella di non voler vedere le vere cause, che quindi vengono coperte con frasi tratte dalla propaganda della lobby omosessuale». «La fornicazione con adolescenti e adulti è un peccato mortale che nessun potere di questo mondo può dichiarare moralmente neutro». «I preti hanno l’autorità di proclamare il Vangelo e di amministrare i Sacramenti della Grazia. Se qualcuno abusa del suo potere per raggiungere obiettivi egoistici, costui non è un clericale all’ennesima potenza, ma piuttosto è anti-clericale, perché nega Cristo che desidera lavorare nel mondo attraverso di lui. Gli abusi sessuali compiuti dai preti, allora, si potranno al massimo definire anti-clericali. Ma è ovvio – e per poterlo negare ci vuole qualcuno che vuole essere cieco – che i peccati contro il Sesto comandamento del Decalogo vengono da inclinazioni disordinate e perciò sono peccati di fornicazione che escludono la persona dal Regno di Dio; almeno fino a quando la persona non si penta e faccia penitenza e fino a quando non c’è il fermo proponimento di evitare tale peccato in futuro. Questo tentativo di offuscare le cose è un cattivo segno del processo di secolarizzazione in atto nella Chiesa: uno pensa come il mondo, ma non come Dio vuole». «Sottolineo ancora e ancora che la condotta omosessuale del clero non può essere tollerata in alcun caso; e che la morale sessuale della Chiesa non può essere relativizzata con la giustificazione dell’accettazione nel mondo dell’omosessualità».
Müller parla poi di omosessualità come un ‘disturbo‘, sottolineando infine come ‘non esistono uomini omosessuali o addirittura sacerdoti. Dio ha creato l’essere umano come uomo e donna. Ma possono esserci uomini e donne con passioni disordinate. La comunione sessuale trova il suo posto esclusivamente nel matrimonio tra un uomo e una donna‘. ‘Solo il 5% dei sacerdoti che hanno commesso abusi sono stati giudicati patologicamente pedofili, mentre la grande massa di abusatori hanno liberamente calpestato il Sesto Comandamento con la loro immoralità e perciò hanno sfidato, in modo blasfemo, la santa volontà di Dio’.
La tolleranza zero contro la pedofilia nella chiesa cattolica, in sostanza, sarebbe per il cardinale una pura e semplice ‘legittimazione dell’omosessualità‘.
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“Non commettere adulterio”. Questo è il sesto comandamento scritto nella Bibbia. Eppure i clericali diranno “Non commettere atti impuri”. Quest’ultima versione è un jolly, perché non avendo la definizione di atto impuro, chiunque lo interpreta come “Non fare ciò che non mi piace”. E il sesso adulto consenziente, quando non è moralmente neutro, è moralmente positivo. Abbasso la Chiesa cazzolica